ROMA. La famiglia può attendere, perché l'obiettivo è Tokyo 2020. Federica Pellegrini ribadisce la sua volontà di vivere da protagonista la prossima Olimpiade per rifarsi delle delusioni di Rio e sposta più in la' il momento di cambiare vita. "Ho deciso che parteciperò ai Giochi di Tokyo. Ho capito che la sfida è con se stessi e questa scelta l'ho fatta per me: non potevo chiudere la carriera con un quarto posto, una medaglia mancata di pochissimo a Rio", afferma la campionessa veneta in un'intervista al settimanale "Chi" nel numero di domani. "E poi - prosegue -, non mi sento pronta per affrontare altre cose che, in fondo, non vanno programmate. Non è ancora il momento di fare un'altra vita". Una decisione coraggiosa per l'atleta italiana più medagliata, che coinvolge il suo privato. "Una donna sente quando arriva il momento anche per fare dell'altro - le parole della nuotatrice -. Forse ho deciso di spostare tutto in avanti proprio perché quel momento per me non è ancora arrivato. Ma io non è che mi sento in ritardo rispetto a una tabella di marcia prestabilita. Forse ho scelto di continuare a nuotare anche perché voglio farlo nel migliore dei modi e la vittoria di dicembre (ai mondiali in vasca corta a Windsor, in Canada, ndr) mi ha aiutato in parte a cancellare quel brutto ricordo". Per proseguire ai vertici ci vogliono cattiveria, costanza e tanta fatica e Pellegrini ammette di avere il carattere giusto: "Il nuoto non è uno sport maschilista ma in Italia se un uomo vince è un leader mentre una donna che vince è stronza. La simpatia, lo ammetto, non è la mia dote più grande, anche se negli anni mi sono ammorbidita. Del resto ci vuole un carattere particolare per nuotare e a me non piace perdere - sottolinea l'atleta -. Prima di una gara il mio pensiero non è 'entro e vinco', è 'entro e uccido le altre'. Poi deve piacerti soffrire in allenamento. Mi alleno più di 300 giorni l'anno, più di otto ore al giorno durante la settimana, mezza giornata al sabato". Dovrà continuare così per altri tre anni, a Tokyo ne avrà 32, per chiudere alla grande.