MILANO. Piena fiducia a Stefano Pioli e squadra in ritiro punitivo da domani: l’Inter lo scrive nero su bianco, con una nota ufficiale, a due giorni dalla sconfitta contro la Fiorentina. Pugno duro della società contro i giocatori «chiamati a rappresentare con orgoglio e con onore i colori nerazzurri», dopo un ko definito «inaccettabile». L'allenatore invece ne esce quasi incolpevole con l’attenuante di essere arrivato «in un momento complicato». Secondo il club il lavoro di Pioli negli ultimi sei mesi «è stato eccezionale e merita il massimo rispetto». «Il club - si legge nella nota - non si farà distrarre dalle voci circolate in ambienti esterni al club stesso».
Avanti con Pioli, dunque. Almeno stando alle dichiarazioni ufficiali a cinque gare dalla fine del campionato. L’obiettivo resta la qualificazione all’Europa League, ancora possibile grazie al passo falso del Milan contro l’Empoli. Uno spareggio europeo tra le due squadre di Milano che lottano per il sesto posto. Stando al comunicato del club, in caso di Europa Pioli potrebbe conquistarsi anche la riconferma sulla panchina. Per il momento la società evita altri ribaltoni, torna al ritiro punitivo dopo le due giornate di riposo concesse e chiede una reazione alla squadra che non vince da più di un mese. A fine campionato, poi, si capirà se quelle di oggi sono dichiarazioni di facciata o se avranno un seguito o se ci sarà addirittura una fine in caso di una sconfitta umiliante contro il Napoli.
In ogni caso c'è molto scetticismo sulla conferma di Pioli. Il Suning, che in meno di un anno ha già investito circa 120 milioni di euro sul mercato, si aspettava ben altro rendimento e valuta di affidare la squadra ad un allenatore di prima fascia. Diego Simeone per tutta la stagione si è esposto pubblicamente su un suo possibile ritorno in nerazzurro ma potrebbe decidere di restare a Madrid per scrivere un’altra pagina dell’Atletico nel nuovo stadio di proprietà. Con Antonio Conte ci sarebbe stato già un incontro in inverno ma bisogna trattare anche col Chelsea che lo vorrebbe blindare con un lungo rinnovo. In ogni caso di fronte alle cifre che circolano in questi giorni anche Conte potrebbe essere tentato. L’ipotesi più lineare è quella di Luciano Spalletti, un allenatore che potrebbe più facilmente arrivare a Milano perché libero da vincoli contrattuali. Secondo alcuni, poi, Kia Joorabchian consulente della proprietà, starebbe spingendo per Jardim del Monaco. Profili di spessore, allenatori di fama internazionale che vogliono avere un ruolo da protagonisti assoluti. Manca ancora una figura di riferimento che faccia da tramite tra la proprietà e la parte sportiva e in tanti invocano il ritorno di Lele Oriali.
Qualsiasi sia la scelta, l’Inter dovrà prenderla in fretta per non commettere lo stesso errore della scorsa estate. L’addio di Mancini ad una ventina di giorni dall’inizio del campionato ha compromesso forse l’intera stagione. Se Suning vorrà voltare pagina, prendere definitivamente in mano la gestione del club ed iniziare un nuovo progetto a lungo termine, dovrà farlo non più tardi di giugno. Zhang Jindong potrebbe arrivare a Milano nei prossimi giorni, per valutare in prima persona la situazione nerazzurra e responsabilizzare tutti in vista della sfida contro il Napoli. Un mese per salvare la faccia e l’onore. Per Pioli l'ultima chance per non gettare al vento la più grande opportunità della sua carriera.
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