ROMA. "Hollywood" ha dato ancora spettacolo, ma questa volta in pista. Venerdì nebbia e pioggia avevano costretto tutti nei box, compresi lui e la sua Mercedes, dandogli modo di dedicarsi ai selfie con i propri fan. Appena su Shanghai è tornato a brillare il sole, Lewis Hamilton s'è preso la pole (numero 63 in carriera, -2 da Senna), con il tempo record per il circuito cinese di 1'31"678 (-3,7 secondi rispetto a quella di Rosberg nel 2016), bissando Melbourne.
Nelle libere del mattino, le uniche disponibili per mettere a punto la vettura in assetto da gara, Hamilton ha lasciato sfogare Sebastian Vettel. Il tedesco della Ferrari, sempre con gomme soft, si è ripetuto ottenendo il miglior crono in Q1. Nella Q2 il più veloce è stato Kimi Raikkonen, a dimostrazione che la Rossa comunque c'è e va molto forte. Ma quando si è trattato di strappare il primo posto in griglia, è arrivata la zampata del vice campione del mondo, bravo nel precedere Vettel di appena 186 millesimi.
Una pole «più emozionante che mai - l’ha giustamente definita Hamilton - perché ora c'è vera lotta e questa è l’essenza delle corse, ti spinge ad alzare sempre di più l’asticella. Le Ferrari? Velocissime, sapevo che saremmo rimasti vicini». «Fossi stato un pò più veloce mi sarei divertito anche di più - ha replicato Vettel - Quanto sia importante questo secondo posto lo vedremo domani. Forse alla fine del Q3 mi è mancato un pò di coraggio, all’ultima curva ho frenato troppo presto». Per la gara è prevista di nuovo pioggia: «La Ferrari ha dimostrato di essere forte in ogni condizione. Sento di potermi fidare di quello che mi 'dicè la macchina e sento che lei ascolta quando le parlo. Possiamo migliorare ancora».
Seconda fila tutta finlandese e ancora alternanza Mercedes-Ferrari, con Vallteri Bottas (separato dal tedesco di un solo millesimo) e Kimi Raikkonen. Terza fila per la Red Bull di Daniel Ricciardo (+1"355) e la Williams di Felipe Massa (+1"829). I distacchi dal primo si fanno pesanti. Comunque soddisfatti Nico Hulkenberg (Renault) e Sergio Perez (Force India) che partiranno in quarta.
Giornata amara per la McLaren e Fernando Alonso. Lo spagnolo ce l’ha messa tutta ("ho spinto come una bestia, di più non posso fare» ha urlato nella radio al proprio team), ma è stato bocciato in Q2 e si ritrova in settima fila. Amarissima per Max Verstappen, eliminato eccellente già in Q1: fermato da un guasto al software della sua Red Bull, è penultimo.
Partirà 15/o Antonio Giovinazzi, con la Sauber. Il rookie di Martina Franca ha fatto un ottimo Q1, ma proprio all’ingresso dell’ultima curva ha perso il controllo e si è schiantato contro il guardrail, danneggiando gravemente il lato destro della vettura. Impossibile ripararla e qualifiche finite: «Ho toccato l'erba sintetica con una ruota posteriore, chiedo scusa al team, sono qui per imparare, spero domani vada meglio».
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