FIRENZE. Giovane, affamata, versatile. E' l'Italia che sta plasmando Gian Piero Ventura a caccia del primo successo casalingo nelle qualificazioni mondiali dopo i successi esterni con Israele, Macedonia e Liechtenstein e il pari a Torino con la Spagna. Per venerdì contro l'Albania al Barbera di Palermo, il ct prepara una Nazionale con il modulo a lui più caro, il 4-2-4. "Ma non dobbiamo avere un solo modo di giocare bensì essere capaci di cambiare a gara in corso, pur mantenendo sempre la nostra identità. Lavoriamo su almeno due moduli per evitare di essere troppo scolastici e riuscire a cambiare in base alle situazioni e agli avversari. Uno dei nostri problemi è che solitamente non sappiamo nulla delle altre squadre. Gli altri invece - mugugna - sanno tutto di noi". Da una parte il 4-2-4, dall'altra il 3-5-2 'ereditato' dall'Italia di Antonio Conte. Il tutto puntando sempre più sui giovani (l'età media dei convocati è 26,6) come dimostra anche la fresca chiamata del portiere della Spal Alex Meret, classe '97 per la sfida con l'Albania e l'amichevole con l'Olanda del 28 marzo: "Non è una mossa da direttore tecnico, cosa di cui col presidente Tavecchio non ho ancora parlato - afferma Ventura - Con Perin e Marchetti infortunati, chiamare il portiere dell'Under 21 è un segnale di continuità: chi è in Under deve ambire alla Nazionale". Dovendo monitorare poi la condizione dei giocatori più esperti quali Buffon, Barzagli, De Rossi, fa poi capire che i vari Donnarumma e Rugani giocheranno da qui ai prossimi mesi almeno un paio di partite fra quelle previste prima della trasferta decisiva del 2 settembre con la Spagna, vedi i test con Uruguay e San Marino. Dopo l'arrivo in mattinata di Verratti e Politano il raduno si è aperto con alcuni confronti fra il ct e i giocatori divisi per reparto. E nel pomeriggio è sceso in campo chi ha giocato sabato più De Rossi mentre chi è stato impegnato ieri ha alternato massaggi e terapie, seguendo però da bordo campo una parte della preparazione dei compagni. Prima della sessione Buffon ha ricevuto due riconoscimenti: il Gran Galà dello sport 'Bruno Beatrice' dal figlio dell'ex calciatore viola, Alessandro, e dal sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli. E una fascia commemorativa della prima bandiera tricolore adottata il 7 gennaio 1797 dalla Repubblica Cispadana all'interno dell'iniziativa 'Capitani del primo tricolore'. Trentanove reti in due. E non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Andrea Belotti e Ciro Immobile formano la coppia d’attacco titolare della Nazionale. L’attaccante del Torino, 22 gol in Serie A, dove guida la classifica dei marcatori, e quello della Lazio (17) primeggiano anche nella graduatoria delle reti segnate in questa stagione in azzurro: il primo è a quota tre, il secondo a quattro (tutte peraltro realizzate in trasferta). Ai due si aggiungono anche le 12 reti in campionato di Lorenzo Insigne e le cinque di Candreva, i due esterni favoriti per sostenere anche contro l’Albania la coppia Belotti-Immobile. "Io sono qui per guardare e imparare», ha dichiarato Andrea Petagna, il giovane centravanti dell’Atalanta che Ventura ha chiamato dall’Under 21 per sostituire l’infortunato Gabbiadini. "Per me Belotti è davvero il centravanti numero uno del nostro campionato - ha aggiunto -: anche perché, per i vari Higuain, Icardi, Dzeko, è più facile segnare, avendo accanto tanti campioni che ti aiutano. Ho seguito Belotti in allenamento ed è 'cattivò pure nelle partitelle, devo imparare da lui a diventare anch’io più aggressivo in area. Intanto è importante essere qui, aver fatto due stage con Ventura mi ha permesso di conoscere già cosa chiede il nostro ct». E, mentre Leonardo Spinazzola, un altro dei debuttanti, studia per diventare il nuovo Zambrotta ("E' il modello cui mi ispiro") ed essere pronto per il grande salto nella Juve, Simone Verdi, altro esordiente, vuole recuperare il tempo perduto per l'infortunio subito durante la stagione: «Ho 25 anni, non sono più giovanissimo, però ho tanta voglia di mettermi in gioco. Ho avuto Ventura a Torino, ma giocai poco perché ero poco più che un ragazzino. Ora mi sento cresciuto anche grazie a Donadoni e, se il Bologna vuole, io resto per onorare il contratto fino al 2020». Scalpita Insigne, che plaude a questa Nazionale sempre più giovane: «Ma adesso tocca a noi mettere in pratica quello che ci chiede Ventura e dare continuità in azzurro». Una brutta notizia per Ventura è la condizione di Bonucci, colpito da un virus influenzale e costretto a saltare l’allenamento pomeridiano. Lo juventino, tuttavia, già da domani dovrebbe tornare al lavoro con i compagni. Gian Piero Ventura ha deciso di tenerlo a riposo per tutto il giorno, ma c'è ottimismo sul suo immediato recupero e questo vale anche soprattutto in ottica Albania. Nelle prove tecnico-tattiche il ct azzurro, nel suo 4-2-4, ha schierato davanti a Buffon la coppia di centrali Barzagli-Romagnoli, mentre a centrocampo hanno giostrato De Rossi e Verratti, in attacco il tandem Belotti-Immobile, con Candreva a destra e Insigne a sinistra.