NYON. Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. La Juventus aspetta l’urna di Nyon incrociando le dita: nei quarti di finale di Champions League (andata 11-12 aprile, ritorno 18-19) il cui sorteggio si terrà domani, a mezzogiorno, nella sede dell’Uefa, la squadra di Allegri dovrà evitare il trio terribile, formato dalle due regine di Spagna e dai tedeschi di Carlo Ancelotti. Con un sorteggio totalmente libero, la Juve rischia di affrontare una big: solo le sorprese Leicester e il Monaco, che ha eliminato il più blasonato City di Pep Guardiola, possono. sulla carta, essere definite 'abbordabilì.
Per il resto, cinque grandi si presentano di fronte ai bianconeri, e di queste tre sono assolute fuoriserie. Il Real di Zidane, detentore del trofeo e leader della Liga, non è forse la squadra esteticamente più piacevole ma è estremamente solida, piena di campioni e dotata della giusta dose di cinismo. A farne le spese il Napoli agli ottavi.
L’altra grande del calcio spagnolo, il Barcellona di Luis Enrique, è forse vicina alla fine di un ciclo. Tuttavia, è ancora capace di imprese leggendarie, come dimostra la remuntada contro il Paris Saint-Germain (vittoria 6-1 al ritorno dopo aver perso 4-0 all’andata). E comunque, con Messi-Neymar-Suarez in attacco i blaugrana fanno sempre paura.
Terzo gigante, il Bayern che ha in panchina un ex allenatore, fra le altre, proprio dei bianconeri e ha travolto (doppio 5-1) l'Arsenal negli ottavi. Domina - come consuetudine - la Bundesliga, è squadra forte in ogni reparto ed equilibrata, sprizza potenza (anche grazie all’arrivo dell’ex-juventino Vidal), velocità e talento. E l’allenatore italiano sa come far strada in Champions, avendola vinta tre volte (nel 2003 e nel 2007 con il Milan e nel 2014 con il Real).
Riflettori pure sull'Atletico Madrid. Tagliata fuori dai giochi per il titolo spagnolo, la squadra di Simeone ha comunque disputato due finali di Champions negli ultimi tre anni, è grintosa ed equilibrata. Il Borussia Dortmund è spesso più brillante, ma anche meno continuo e meno solido in difesa. Inoltre, non potrà contare su Goetze (fuori fino al termine della stagione), uno dei suoi uomini di maggior classe. Può comunque risultare temibilissimo specialmente in casa, spinto da un pubblico fra i più caldi del continente.
Il Monaco invece non può contare sulla stessa tifoseria. Ciò non ha impedito agli uomini di Jardim (in testa al campionato francese) di far fuori Guardiola. L’età media bassa e la mancanza di esperienza internazionale non depongono a favore della formazione del Principato. Il suo gioco frizzante, alcuni ragazzi di talento (Mbappé su tutti) e il fiuto del gol di Falcao invece sì.
L’incrocio ideale per la Juve sarebbe dunque il Leicester. Dopo l’esonero di Ranieri, i campioni d’Inghilterra hanno rialzato la testa sotto la guida di Shakespeare, eliminando il Siviglia, ma per valori tecnici sono probabilmente la più debole delle otto contendenti. La grinta non può sempre tutto.
Atteso anche il sorteggio di Europa League: in attesa delle gare di ritorno degli ottavi che completano il quadro stasera, dovesse, come prevedibile, passare il turno, il Manchester United di Mourinho sarebbe chiaramente la squadra da evitare per la Roma. Che invece partirebbe con i favori del pronostico di fronte a tutte le altre potenziali avversarie. Ma prima bisogna eliminare il Lione, che ha vinto 4-2 all’andata.
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