ROMA. Mertens ferma il Napoli sull'orlo del burrone. Dopo tre dure sconfitte, la squadra di Sarri ha vinto all’Olimpico con una doppietta del folletto belga (18 centri), infliggendo alla Roma la prima sconfitta interna stagionale, e le torna sotto a -2 per continuare la sfida in chiave Champions. L'1-2 fa sorridere la Juventus, che con una vittoria domani a Udine può portare a dieci punti il vantaggio sui giallorossi e complica la vita a Luciano Spalletti dopo il ko nel derby di Coppa.
Il primo anticipo della 27/a giornata era una sfida senza ritorno per gli azzurri, che hanno messo più determinazione nelle fasi decisive della gara, aiutati anche da un cambio di modulo nella Roma che li ha avvantaggiati in maniera decisiva a centrocampo. Troppo pochi i dieci minuti finali 'lancia in restà dei giallorossi, che hanno fruttato solo la rete di Strootman e due legni senza evitare la sconfitta.
Spalletti ha cambiato modulo dopo molte giornate e dopo il brutto derby, tornando al 4-2-3-1. Ha cambiato anche uomini, schierando Perotti ed El Shaarawy al posto di Peres e Salah, affiancandoli a Nainggolan alle spalle di Dzeko e davanti a De Rossi e Strootman. Ma è stato proprio a centrocampo che il 4-3-3 del Napoli riproposto da Sarri ha trovato spesso il break, con Hamsik, Rog e Jorginho - preferiti a Zielinski e Diawara -, sempre pronti a innescare il tridente Callejon-Mertens-Insigne contro i lunghi della difesa di casa.
Il pomeriggio disastroso di Fazio, le incertezze dei compagni di reparto poco coperti De Rossi e Strootman sono state una delle chiavi della vittoria del Napoli, che dopo un avvio equilibrato e senza grosse occasioni per i due attacchi più prolifici della serie A ha sbloccato la gara al 26' sulla direttrice Hamsik-Mertens. Il belga ha poi esultato come un cagnolino che fa pipì sulla bandierina, provocando i fischi del pubblico avversario, citazione del nigeriano Finidi o di un animale appena adottato che sia. Mertens ha anche 'raddoppiatò al 39' in un’azione fotocopia, ma non prima che l’arbitro Banti fermasse l’azione per un fallo del belga su Strootman. Decisione molto contestata, ma sostanzialmente giusta, dagli ospiti già col dente avvelenato per i presunti torti arbitrali contro la Juve in Coppa Italia. La Roma ha faticato a reagire, con Dzeko controllato da un attento Koulibaly ed ElSha e Perotti poco precisi.
Una Roma senza cambi a inizio ripresa si è affidata a Nainggolan, ancora una spanna sopra gli altri, per risalire la china ma al 5', dopo un erroraccio di Fazio, Insigne è scappato sulla sinistra, pescando Mertens sul palo opposto per il facile raddoppio. Spalletti ha cercato di reagire mettendo dentro Salah e Bruno Peres per il Faraone, poco incisivo, e il barbuto difensore, passando alla difesa a tre, ottenendo però i risultati voluti solo alla lunga e non prima che Szczesny, al 39', evitasse lo 0-3 con un’ottima uscita su Rog. Nel frattempo Sarri era stato espulso per proteste e Mertens sostituito per infortunio e il Napoli, un pò stanco, ha lasciato più spazi alla Roma. Al 35' Salah, buono il suo impegno, ha colto un palo e al 39' Strootman, liberato da Perotti, ha riaperto le speranze per i 5' di recupero. Reina, con un doppio intervento, prima in anticipo su Salah e poi con colpo di reni e respinta sulla terversa su Perotti, ha chiuso il discorso.
La Roma, a lungo molle come nel derby e forse disorientata dal cambio di modulo, deve ritrovare in fretta la verve giusta per la trasferta di Lione di giovedì prossimo. Unica consolazione è che l’1-2 finale, dopo il 3-1 a Napoli, la tiene in vantaggio sugli azzurri nella prevedibilmente lunga volata per l’accesso diretto alla Champions League.
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