PHILIPP ISLAND. Nella prima giornata dei test a Sepang Marc Marquez aveva ottenuto solo il nono tempo. Il campione del mondo può quindi essere soddisfatto del miglior crono di Phillip Island (1'29«497) in Australia. In una ipotetica griglia di partenza, alla sua Honda si affiancherebbero in prima fila la Yamaha di Valentino Rossi (+0.186 millesimi) e la Suzuki di Andrea Iannone (+0.429).
Con una seconda formata da Maverick Vinales sull'altra Yamaha Movistar (+0.492), Cal Crutchlow (Honda, +0.568) e l'ottimo Danilo Petrucci (Ducati, +0.756). Attardate le Ducati ufficiali di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo che hanno chiuso la sessione rispettivamente in ottava e undicesima posizione. »Questo circuito non è il migliore per capire tutto - ha però messo le mani avanti Marquez - Anche l'anno scorso qui la moto andava bene. Comunque è veloce«. Un pò tutti hanno sofferto nella prima parte di giornata, anche a causa del vento forte. "Non sono ancora contento, ci sono dei punti chiave sui quali lavorare. Questa mattina abbiamo fatto fatica, specialmente con l'elettronica - ha aggiunto Marquez - Dobbiamo capire bene dei particolari molto importanti e con questi il comportamento del motore 2017".
Per Rossi il problema è il ritmo gara. "C'è ancora tanto da fare, soprattutto sul passo, soffriamo un pò con le gomme usate. Questa Yamaha 2017 è molto diversa dalla precedente - ha spiegato - Siamo partiti abbastanza male, avevo poco feeling, soprattutto all'anteriore. Nella pausa abbiamo fatto delle modifiche guardando i dati. Nel pomeriggio sono stato sempre competitivo. Ed alla fine, con gomme nuove, ho fatto un buon giro".
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