MILANO. Per Pioli e per l'Inter si avvicina l'ora X. Il verdetto dirà quali sono le reali chance di arrivare in Champions League. A Torino, contro la Juventus, si capirà se i nerazzurri sono davvero cambiati, fisicamente e mentalmente. Il girone di ritorno è iniziato con il piede giusto, favorito da un calendario senza insidie.
Ora è arrivato il momento della verita', l'esame che dimostrera' se l'Inter pensa in grande e Stefano Pioli si professa fiducioso. Ostenta sicurezza nei suoi mezzi e soprattutto in quelli della squadra: "Chi toglierei alla Juve? Punto sui miei e non credo che ai bianconeri basti togliere un singolo giocatore. Ne hanno tanti bravi, ma anche noi", dice il tecnico, convinto che quella di Torino sarà una sfida ad armi pari. Ammette che la Juve è "la formazione piu' forte del campionato" ma dice anche che l'Inter si e' preparata "per essere all'altezza della situazione".
Non firma quindi per il pari. Vuole vincere, riuscire nell'impresa di espugnare lo Stadium come accadde con Stramaccioni nel 2012, sfatare un tabù che macchia il suo curriculum e rinnovare la stima che il Suning ha nei suoi confronti. "Vincere a Torino sarebbe un punto di partenza per tutti noi. E' una partita importante che vale tanto", dice l'allenatore nerazzurro. Pioli si gioca forse anche una fetta di futuro e una conferma che non è ancora del tutto scontata.
Sugli spalti dello Stadium ci sarà anche Steven Zhang, figlio del numero uno di Suning, che sente la sfida come un tifoso. "Sola non ti lascio mai. We are coming", scrive su Instagram ispirandosi ad una coreografia della Curva Nord, prima di partire dall'aeroporto di Hong Kong per raggiungere l'Italia e poi Torino. A 19 anni dall'ultima volta, la proprietà dell'Inter torna nello stadio della Juventus.
I contrasti del passato sono un po' più distanti ma la rivalità resta intatta. Una partita importante, forse la più importante della stagione per l'Inter. Tanto che Pioli ha svolto la rifinitura al coperto, riparato dalla pioggia e da occhi indiscreti. Non sono escluse, infatti, sorprese di formazione. Medel, che dovrebbe partire titolare, potrebbe tornare a centrocampo per limitare le giocate di Dybala, oppure giocare centrale di difesa con Miranda.
Sulla trequarti il dubbio è tra Brozovic e Joao Mario. Decisioni che snaturerebbero in parte la squadra solida che ha vinto le ultime sette partite di campionato ma di fronte c'è una Juventus molto offensiva, quella delle cinque stelle, e bisogna coprirsi per poi ripartire.
Le fragilità difensive sono il vero tallone d'Achille dell'Inter che dovrà evitare black out, insicurezze e leggerezze per riuscire a fare bene come all'andata. A San Siro l'Inter è riuscita ad annullare i bianconeri, giocando aggressiva, ordinata e compatta. Ora serve il bis, come chiede anche la società postando il film della partita su Twitter. In palio non ci sono solo tre punti, c'è la Champions unico obiettivo ancora raggiungibile. Una rimonta ancora possibile ma che passa da Torino e dalla Juve, la rivale di sempre.
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