MELBOURNE. Avanti Fabio Fognini e Sara Errani, mentre si fermano Thomas Fabbiano, Karin Knapp (ritiratasi) e Camila Giorgi. Seconda giornata degli Open d'Australia in chiaro scuro per gli azzurri impegnati a Melbourne. Nessuna sorpresa dai big, tutti promossi senza particolari patemi.
Errani, numero 53 del ranking, ha battuto in due set la giapponese Risa Ozaki (n.93), 22 anni, alla sua prima partecipazione al tabellone principale di una prova del Grande Slam. Risultato 7-5, 6-1 in un'ora e 52 minuti. Ottima partenza anche per Fognini. Il 29enne (n.48) ha superato il mancino spagnolo Feliciano Lopez (n.29) in tre set combattutissimi. Risultato finale 7-5, 6-3, 7-5 in due ore. Vittoria di prestigio per il tennista ligure, che aveva sempre sofferto contro Lopez, perdendo entrambi i precedenti: agli US Open nel 2015 ed a Wimbledon 2016, quando lo spagnolo gli aveva rimontato due set.
Sono così tre gli italiani approdati al secondo turno a Melbourne: oltre a Fognini, ancora in gara Paolo Lorenzi e Andreas Seppi, di nuovo in campo domani. È invece uscito di scena Thomas Fabbiano, battuto dallo statunitense Donald Young in tre set: 6-4, 7-6 (1), 6-4. Il pugliese, n.141 del ranking, ha ceduto dopo due ore e mezza. Nel secondo parziale ha anche servito per il set, ma poi ha giocato male il tie break.
Note amare dal tabellone femminile. Ritirata Karin Knapp, che affrontava la cinese di Taiwan Hsieh Su-wei. Sul 6-3, 2-0 (40-0) l'altoatesina ha dovuto abbandonare dopo 57 minuti di gioco per il riacutizzarsi del problema al ginocchio destro che l'aveva tenuta ferma dagli US Open dello scorso agosto. Torneo finito anche per Giorgi. La maceratese (n.74) è stata battuta in tre set (6-4, 3-6, 7-5) dalla svizzera Timea Bacsinszky (n.15) in due ore e mezza di gioco. Nel terzo set ha recuperato dal 2-5 al 5 pari, ha avuto due chance di strappare il servizio e passare a condurre per 6-5, ma ha finito per cedere nel 12/o gioco.
Sul velluto Novak Djokovic e Rafa Nadal. Il serbo, n.2 del mondo, ha saltato in scioltezza l'ostacolo Fernando Verdasco. Il madrileno, troppo falloso e discontinuo per preoccupare il sei volte campione di Melbourne, è stato spazzato via in tre set e solo nel secondo ha mostrato tennis apprezzabile, come dimostra il risultato dopo due ore e 20': 6-1, 7-6, 6-2. Avanti facile pure Nadal, a spese del tedesco Florian Mayer, battuto in tre set (6-3, 6-0, 6-2). Al campione maiorchino, numero 9 Atp, è bastato un break per set. Assistito da un'ottima percentuale di servizio (sei gli ace, con il 70% di prime in campo), ha mostrato di non soffrire i 30 gradi che hanno arroventato il cemento australiano. «Visto il caldo è stato positivo riuscire a chiudere in tre set. Il corpo risponde bene - ha commentato al termine il vincitore nel 2009 - è questa è la chiave».
Avvio convincente di Serena Williams. La statunitense (n.2) ha battuto in due set la svizzera Belinda Bencic (6-4, 6-3), dimostrando di poter annullare con la classe i 16 anni in più rispetto all'avversaria (n.59). Affronterà la ceca Lucie Safarova, ex numero 5 del ranking (ma ora solo 61/a) che ha dovuto sventare ben nove match point contro la belga Yanina Wickmayer, riuscendo ad imporsi in rimonta 3-6, 76 (7), 6-1.
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