ROMA. La Corte d'appello sportiva ha accolto il ricorso della Roma per Strootman, al quale sono state tolte le due giornate di squalifica per i fatti del derby. Lo apprende l'Ansa. La Corte sportiva d'Appello «esaminati gli atti - spiega successivamente una nota con le motivazioni dell'organo di giustizia sportiva -, intende precisare che, in linea di principio, in tutti i casi di condotta simulatoria l'arbitro vede il fatto ma non percepisce, invece, la simulazione.
Pertanto, in linea astratta, il mezzo della prova televisiva è sempre ammissibile laddove l'arbitro abbia visto un determinato fatto ma non abbia percepito la simulazione. Tuttavia, la norma federale in questione pretende che la simulazione abbia il carattere dell'evidenza, nel senso che la condotta simulatoria del calciatore non sia stata, in alcun modo, determinata dal comportamento di un avversario. Nel caso che ci occupa, non può, invece, escludersi che sulla caduta a terra del calciatore Strootman abbia inciso la condotta del calciatore Cataldi consistita nella trattenuta della maglia del primo, comportamento, quest'ultimo, valutato dal Giudice Sportivo come »uno dei presupposti comunque incidenti che hanno portato l'arbitro ad adottare il provvedimento di espulsione del Cataldi.
"Peraltro - scrivono ancora i giudici nella sentenza che accoglie il ricorso dei giallorossi - come correttamente evidenziato dalla Società ricorrente, questa Corte non può entrare nel merito della sussistenza del rapporto tra causa ed effetto in un determinato episodio simulatorio".
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