TORINO. La Juventus vince il proprio girone di Champions League grazie al 2-0 sulla Dinamo Zagabria, uscita dall'Europa senza un punto conquistato e senza lo straccio di un gol, e chissà se per i bianconeri la leadership nel gruppo H, davanti al Siviglia, si rivelerà fortunata lunedì prossimo al sorteggio degli ottavi. Dall'urna potrebbero saltare fuori il City o il Bayern Monaco, il Psg o il Borussia Dortmund, evitati comunque Barcellona e Arsenal. Allegri è comunque più che contento: Higuain è tornato al gol dopo un'astinenza non certo lunga ma che deve essere sembrata un'eternità a uno come il 'Pipita' che si arrabbia se non riesce a scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori; è tornato in partita, per 10', Dybala, assente da un mese e mezzo. E Rugani, schierato come centrale nella difesa a tre, è andato a bersaglio per la seconda volta in 4 giorni: aveva segnato di testa con l'Atalanta, si è ripetuto con i croati. La Juventus ha chiuso un girone con qualche risultato in altalena - bottino pieno nelle tre trasferte, Zagabria, Lione e Siviglia in ordine di tempo - due pareggi in casa. L'opposto dell'andamento in campionato, dove i bianconeri non hanno perso colpi allo 'Stadium', ma hanno ceduto tre volte fuori casa. Alla ricerca della vittoria casalinga che in Champions mancava dal novembre 2015 (1-0 sul Manchester City), con l'idea di conservare il primo posto dall'eventuale rimonta del Siviglia, Allegri ha lasciato tirare il fiato a Buffon, Khedira, Chiellini e Alex Sandro, riportando Dybala in panchina. Difesa a tre nella versione con Rugani in mezzo, Benatia a destra, Evra a sinistra; centrocampo a 5 e Higuain-Mandzukic in attacco. Allegri aveva chiesto di chiudere il conto in fretta, per non sprecare energie utili per le tre partitissime prima di Natale: domenica il derby della Mole, sabato 17 lo scontro diretto con la Roma allo Stadium', il 23 dicembre la Supercoppa italiana da riconquistar a Doha contro il Milan sempre più quadrato. Fuori bersaglio la prima prova da gol di Pjanic; fermato sul più bello per fuorigioco uno dei pochi tentativi della Dinamo. Higuain, servito da Pjanic si è aggiustato il pallone in area, ma il suo tiro è stato deviato in angolo; Marchisio alto e Mandzukic anticipato da Sigali sul cross di Cuadrado (19'), Lemina - grande impegno ma qualità non ancora eccelsa - si è beccato qualche fischio ingeneroso per un tiro sbilenco (29'); gran finta in area di Mandzukic, con difensore mandato gambe all'aria ma il colpo di testa è finito in bocca a Livakovic. Punizione di Pjanic respinta in tuffo dal portiere croato (41'), destro di Mandzukic sfuggito a Livakovic ma salvataggio di Sigali (44'). Dopo 7' della ripresa tutti in piedi per il gol di Higuain, implacabile su un rimpallo creato da un'incursione di Lemina; Mandzukic anticipato di un soffio su lancio di Pjanic; il raddoppio firmato da Rugani prima di qualche cambio e il ritorno applauditissimo, di Dybala: tre tiri, tutti rigorosamente di sinistro, tanto per riprendere l'abitudine e scaldarsi per le prossime sfide.