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Vittoria in rimonta a Siviglia
La Juve conquista gli ottavi

 TORINO. Il "primo obiettivo" stagionale della Juventus è stato centrato: il 3-1 a Siviglia, con due gol nel finale contro avversari rimasti in 10 dal 36' del primo tempo, vale il pass per gli ottavi di Champions. Un traguardo che Allegri raggiunge per la settima stagione consecutiva, come ha ricordato ogni tanto con orgoglio.

Anche il primo posto del girone, sempre che si riveli davvero un vantaggio al sorteggio, è quasi sicuro: i bianconeri hanno scavalcato gli andalusi, 11 punti contro 10. Difficile temere un controsorpasso il 7 dicembre, quando il Siviglia si giocherà gli ottavi in casa del Lione, tornato in corsa grazie all'1-0 di Zagabria e alla sconfitta degli spagnoli.

Tra due settimane, invece, la Juventus riceverà la Dinamo che non ha raccolto neppure un punto: il primo posto è praticamente in cassaforte. Senza Dybala e Higuain, oltre che Pjaca, Barzagli e Benatia, con Chiellini in panchina, non è stata una Juve da spettacolo, ma abbastanza rapida nel rimettersi in piedi dopo lo schiaffo di Pareja, un sinistro preciso e angolato da fuori area dopo 9' di partita.

Con un 4-3-3 in realtà poco offensivo, per la stanchezza di Mandzukic e la creatività solo a sprazzi di Cuadrado, la Juve ha dovuto recuperare. Poteva raddoppiare il Siviglia, schizzato dai blocchi: Escudero, lanciato da Vazquez, ha scoccato un sinistro appena un po' alto (18'). Ma dopo una ventina di minuti i bianconeri hanno riconquistato campo: tiro cross di Cuadrado, destro incrociato di Mandzukic e bordata di Kkedira dal limite hanno fatto capire che, pur non avendo i suoi bomber, e con un Pjanic ancora inconsistente, la Juventus c'era comunque.

L'espulsione di Vazquez per il secondo giallo - sgambetto a Khedira a centrocampo - al 36' ha segnato un solco e fatto perdere la bussola a Jorge Sampaoli, tecnico del Siviglia, imbufalito con l'arbitro inglese Clattenburg che non aveva punito - come chiedevano gli spagnoli - una manata di Cuadrado sulla faccia di Escudero.

La rabbia del Siviglia è montata ancora per il rigore fischiato per una trattenuta di Mercado a Bonucci, finito a terra in area in mischia. Dagli 11 metri Marchisio è tornato ad assaporare la gioia del gol, che gli mancava da quasi un anno e mezzo in partite ufficiali, da quattro stagioni in Champions.

Lo show di proteste di Sampaoli si è concluso come era prevedibile: l'espulsione, all'11'st. L'uomo in meno e il nervosismo trasmesso da Sampoali ha pesato sul Siviglia, la poco fantasia nel gioco ha bloccato la Juve: l'1-1 che poteva essere accettabile per entrambe è stato cambiato dai fuochi d'artificio dei bianconeri nell'ultima manciata di minuti.

L'esordio in Champions del sedicenne Moise Kean, primo 'millennial' in campo nel torneo più prestigioso in Europa, ha acceso il finale della Juventus: 2-1 di Bonucci con un diagonale da fuori area, 3-1 di Mandzukic, fin lì caracollante. E il Siviglia che nelle precedenti quattro partite di Champions era imbattuto, si è inchinato tre volte in una serata. La Juventus va avanti, da oggi i suoi tifosi possono già fantasticare sul sorteggio degli ottavi.

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