GENOVA. Il grande sogno è durato undici minuti, il tempo necessario a un esordiente di 22 anni, Ninkovic, a farsi trovare libero in piena area di rigore e battere Donnarumma per l'1-0 del Genoa sul Milan. La partita che avrebbe potuto portare i 'ragazzi' di Montella in testa alla classifica, almeno per una notte, è diventata un incubo per i rossoneri superati per 3-0 grazie a una autorete di Kucka e a una prodezza di Pavoletti.
Il sogno di riassaporare la vetta dopo cinque anni è svanito per la pochezza del gioco mostrato dal Milan al Ferraris. Ci si aspettava che la squadra vittoriosa sulla Juventus imponesse un soggetto, mostrasse capacità di palleggio e prodezze in area di rigore. Invece il bel gioco, i colpi a effetto, li hanno fatti i genoani.
L'espulsione di Paletta per una brutta entrata su Rigoni al 12' del secondo tempo ha facilitato il compito del Genoa, che era in vantaggio, ma ha provocato l'unica buona reazione del Milan. In dieci contro undici, complice la paura di vincere dell'avversario e l'entrata di Suso, i ragazzi di Montella ci hanno provato di più, ma senza esito.
La migliore occasione per raddrizzare la gara l'ha sprecata Poli arrivato tutto solo davanti a Perin ma autore di un tiraccio a lato. La gara sembra avere mostrato il vero valore delle due squadre. Molti errori arbitrali hanno penalizzato fin qui il Genoa, togliendogli almeno quattro punti, mentre al Ferraris la Sampdoria si ricorda un gol valido annullato sullo 0-0 prima della sconfitta.
Il Milan visto a Genova due volte quest'anno non ha dunque mostrato di meritare la classifica attuale. Per affrontare i terribili ragazzi di Montella, Juric ha scelto la stessa squadra dello sfortunato derby con due varianti: il giovane Ninkovic nel tridente d'attacco al posto di Pandev (prima volta da titolare), e Munoz in difesa al posto di Orban, dove sono confermati Burdisso e Izzo. Montella ha schierato la formazione annunciata, con Honda in attacco al posto di Suso (in panchina) e Poli in difesa al posto di Abate, che tira il fiato.
Nel primo tempo c'è stato grande equilibro. Il Milan ha avuto maggiore controllo del gioco ma non ha impensierito l'avversario, che ha tenuto il gioco a distanza dall'area di rigore e ha messo a punto azioni ben congegnate. All'11' i rossoblù hanno sbloccato la gara con una azione prolungata sulla destra di Rincon, che con una finta si è liberato di una doppia marcatura e ha scodellato un cross in area dove Ninkovic, bello libero da marcatura, ha colpito di testa trafiggendo Donnarumma.
L'esordio da titolare in A non poteva essere migliore per il serbo. Il Milan è andato in bambola, poi, anche grazie a un arbitraggio apparso favorevole ai colori rossoneri, ha iniziato a spingere con Niang e Honda, i più attivi insieme a Bonaventura. Ma le poche idee della squadra di Montella hanno facilitato il controllo difensivo degli uomini di Juric. Nel taccuino ci sono tre tiri verso Perin, due fuori porta uno tra i pali ma senza la forza necessaria per impensierirlo.
Alla fine del primo tempo Banti ha espulso Fabrizio Preziosi, dirigente in panchina, per proteste. Nella ripresa Montella ha provato a rimontare mettendo Suso e Adriano. La pericolosità milanista è aumentata ma è stata fermata da Perin, salito subito alla ribalta. Brutta serata, invece, per il fenomeno Donnarumma, che non ha potuto festeggiare come voleva il primo anno da titolare in A: prima è stato bucato dal compagno Kucka su cross rasoterra di Lazovic, poi nulla ha potuto quando Pavoletti ha fatto 3-0 saltando netto Romagnoli e tirando a giro sul palo lontano.
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