GENOVA. Il 113/o derby della Lanterna va alla Sampdoria per 2-1. Gara dei nervi, prima ancora che dei piedi, e gara decisa con il 'fattore C' che ha inciso avendo la palla del secondo gol doriano colpito il sedere del genoano Izzo beffando un incolpevole Perin. Gara intensa e piena di botte e risposte, o anche semplicemente botte di fortuna ma con scarse botte in campo. Primo incidente anche per la goal Line Technology: Silvestre prende la traversa e la palla rimbalza fuori dalla linea, ma l'orologio dell'arbitro Tagliavento vibra come se il pallone fosse entrato. Puggioni tra i pali della Samp, al posto di Viviano infortunato, Juric squalificato in tribuna che cede la panchina a Corradi, Giampaolo che conferma i ruoli cardine preferendo Fernandes dietro a Muriel e Quagliarella. Il Genoa che parte con Pavoletti in panchina e conta su Pandev nel settore avanzato con el cholito Simeone e l'esperto Rigoni. La prima parte della gara è senza fiato perchè questa è e resta la gara sovrana per Genova e le genovesi ma anche perchè la Sampdoria che stasera gioca in casa vive un momento difficilissimo contrariamente al Genoa che pur avendo impattato con l'Empoli sembra godere di una buona salute. Giampaolo sa che deve rischiare e butta i suoi in avanti contando su Muriel e Quagliarella. Proprio il 'vecchiettò blucerchiato prova a mettere in difficoltà Perin fin dai primi minuti senza però riuscire. Subito gli risponde Veloso ma la sua rasoiata finisce sul fondo. A ogni azione della Sampdoria corrisponde una reazione del Genoa che tra le tante doti mutuate da Juric, oggi squalificato e relegato nel gabbiotto della tribuna, ha il coraggio. La velocità è la cifra aggiunta di questa gara. E in questo Muriel può salire in cattedra tanto che al 12' proprio il colombiano sigla la prima rete: uno splendido e tesissimo traversone di Fernandes pesca al centro dell'area Quagliarella che appoggia a Muriel che realizza. Il Genoa non ci sta e aumenta la pressione che sfocia al 23' pt nel pareggio con un gran gol di Rigoni che intercetta un pallone di Edenilson e la complicità della 'statica difesa doriana. La tensione è palpabile in campo e i ritmi sono elevatissimi: al 30' Izzo ci prova e al 31' Tagliaventi annulla un gol a Pandev che, sulla ribattuta di Puggioni, mette dentro. La posizione del macedone però viene valutata irregolare e Tagliaventi annulla il punto tra i dubbi del Ferraris. I blucerchiati adesso sembrano in difficoltà ma una punizione fischiata a favore della Samp riporta la verve tra i ragazzi di Giampaolo tanto che al 39' pt Silvestre colpisce di testa la traversa, emulando il legno colpito poco prima dai rossoblu: la sfera si stampa all'incrocio dei pali con Perin immobile. E qui un altro dubbio: ricadendo, la palla è entrata? Suona la goal line technology, la Samp chiede la verifica, Tagliavento ferma il gioco ma il gol non viene concesso. Gli ultimi minuti di gioco riservano ancora sorprese: Quagliarella ottiene un rigore, va sul dischetto, Perin Para. Ma non è finita qui. Riparte la gara e la Samp vive di vampate senza però creare grossi pericoli fino a quando non subentra il fattore 'c': Muriel ci riprova con un traversone dalla destra, Perin respinge ma il pallone sbatte sul sedere di Izzo e la palla entra in rete: autogol. Il Genoa sa che deve adesso andare all'assalto non si fa pregare come dimostrano gli arrembaggi di Pandev e di el cholito Simeone. Poi Corradi decide di inserire Pavoletti al posto di Rincon. Proprio il bomber livornese si rende pericoloso nei minuti immediatamente successivi alla sua entrata, sempre di testa. Al 41' tegola per la Samp: Muriel esce tra i crampi, standing ovation blucerchiata per lui, al suo posto Djuricic, all'esordio in serie A. La Samp bene resiste, e il derby è suo.