NAPOLI. Una disfatta totale. Passa il Besiktas al San Paolo, si infrangono i sogni di gloria di una qualificazione precoce agli ottavi di finale e si apre anzi per il Napoli una crisi profonda, segnata dalla terza sconfitta consecutiva. La squadra è spenta e soprattutto appare in alcuni momenti allo sbando, in balia di se stessa. Il Besiktas non fa molto per vincere la partita ma se l'aggiudica comunque con merito. Gli azzurri sbagliano un rigore con Insigne e raddrizzano per due volte la partita, grazie esclusivamente a Mertens, l'unico della squadra a salvarsi dal mare di errori e di ingenuità. Ma la difesa fa acqua da tutte le parti ed ai turchi basta spingere un po' sull'acceleratore per aggiudicarsi il match, proprio per le imbarazzanti risposte che ad ogni loro offensiva arrivano dalla retroguardia azzurra. Sarri boccia Gabbiadini al quale preferisce Mertens falso 9 con Callejon ed Insigne sui lati. L'allenatore, inoltre, dà respiro ad alcuni titolari, inserendo Maggio al posto di Hysaj, Zielinski per Allan e sostituisce, rispetto alla gara con la Roma, Maksimovic con Chiriches. Il Napoli sin dall' apertura di gara, cerca di macinare il suo solito gioco ma la manovra non è fluida e solo Mertens è indiavolato. Si avventa su ogni pallone, mettendo in difficoltà i difensori centrali del Besiktas che hanno problemi a contenerne le iniziative. Il problema della squadra di sarri è però la difesa che dà una impressione di estrema debolezza sin dai primi minuti di gioco. Ogni volta che i turchi si affacciano nella metà campo avversaria si ha la sensazione che la retroguardia azzurra, più di una volta disposta in maniera non corretta, entri in fibrillazione e barcolli vistosamente. Il primo gol del Besiktas, al 12', nasce da una iniziativa di Quaresma sulla destra e da un traversone rasoterra dell'ex interista che attraversa tutto lo specchio della porta, senza che i centrali di difesa del Napoli intervengano, consentendo ad Adriano che arriva dalla parte opposta di depositare il pallone in fondo alla rete. Il Napoli reagisce in maniera rabbiosa e si riversa nell'area di rigore avversaria, riuscendo a creare qualche buona occasione sulla quale il portiere dei turchi si difende con bravura, fin quando, al 29' Mertens, su suggerimento di Callejon, non riesce a trovare la strada del gol. A quel punto gli azzurri hanno il controllo della partita, ma il Besiktas che evidentemente si è accorto della fragilità difensiva degli avversari, quando può attacca con lanci lunghi che attraversano il campo da una parte all'altra e che sono finalizzati prevalentemente a servire Quaresma, lasciato sempre libero sulla linea del fallo laterale da un Ghoulam che, evidentemente per un riflesso condizionato di paura, si accentra costantemente. Il raddoppio dei turchi evidenzia ancora una volta il momento difficile della squadra di sarri perchè nasce da un clamoroso errore di Jorginho che con un retropassaggio prende in controtempo Chiriches e manda Aboubakar comodamente in rete. Ad inizio di ripresa al Napoli si presenta subito l'occasione giusta per mettere le cose a posto, ma Insigne calcia debolmente un rigore concesso per atterramento di Mertens da parte del portiere e se lo fa parare da Fabricio. Il Besiktas prende allora fiducia e per un lungo tratto della partita acquisisce il dominio del gioco. Al 23', però, l'arbitro concede una nuovo calcio di rigore per una trattenuta in area su Mertens e questa volta Gabbiadini, subentrato proprio ad Insigne, salutato con una sonora bordata di fischi da tutto lo stadio, trasforma inesorabilmente. Il Napoli continua a spingere nella speranza di raggiungere il successo, ma basta un calcio di punizione da sinistra, magistralmente calciato da Quaresma per mandare in tilt la retroguardia. La palla spiove davanti alla porta. Reina incredibilmente non accenna neppure all'uscita ed Aboubakar, che parte peraltro da una sospetta posizione di fuorigioco, non ha alcuna difficoltà a spingere la palla in rete di testa. E' la botta finale dalla quale il Napoli non si rialza più. Finisce con i giocatori del Besiktas che festeggiano sotto il settore nel quale sono assiepati 2.500 tifosi turchi. Il Napoli, invece, è in crisi profonda e la qualificazione agli ottavi di Champions che sembrava quasi raggiunta, viene ora clamorosamente messa in discussione.