Venerdì 15 Novembre 2024

Troppe intemperanze, l'Atp sospende Kyrgios

MELBOURNE. Squalifica fino al 15 gennaio 2017,  un giorno prima che inizino gli Australian Open, ma con  possibile riduzione di tre settimane se accetterà di andare  dallo psicologo. È questa la sanzione che l'Atp ha deciso a  carico di Nick Kyrgios, l'esuberante giocatore australiano  lasciatosi andare a una serie di intemperanze dopo aver perso a  Shangai contro il 29enne tedesco Mischa Zverev. La racchetta  spaccata, gli insulti indirizzati ai tifosi che lo avevano  fischiato e le escandescenze varie gli sono costate questa  sospensione, ma se si sottoporrà a un «percorso di  riabilitazione presso uno psicologo dello sport o equivalente»,  precisa l'Atp, potrà tornare in campo fin dal 7 novembre.     È possibile che Kyrgios accetti, anche perchè tiene molto  all'Open di casa, ma nel frattempo ha diffuso un comunicato con  cui chiede scusa del proprio comportamento e precisa che tornerà  in campo l'anno prossimo. «Mi dispiace moltissimo chiudere  l'anno in questo modo - spiega l'australiano di origini greche -  e di non aver la possibilità di competere nelle finali Atp,  obiettivo che per me era importante. Ma capisco e rispetto la  decisione dell'Atp e ora utilizzerò questo tempo libero per  cercare di diventare una persona migliore in campo e fuori. Mi  dispiace tanto per ciò che è accaduto». La sceneggiata di Shangai è arrivata dopo pochi giorni il  successo a Tokyo, il terzo della stagione per Kyrgios, e questo  accresce il suo rimpianto. Ma era recidivo, dopo gli insulti a  Stan Wawrinka a Montreal e dopo che i suoi modi avevano fatto  discutere sia a Wimbledon che agli US Open. In patria era stato  criticato anche per essersi rifiutato di rappresentare  l'Australia ai Giochi di Rio dopo un litigio con un dirigente  del suo comitato olimpico. Se l'era poi presa verbalmente anche  con alcuni ex campioni che lo avevano criticato per le sue  performance comportamentali. Ora non gli rimane che lo  psicologo.

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