TORINO. Ha ragione Allegri: non si può vincere sempre 3-0. Qualche volta si deve soffrire, ci si deve accontentare di uno striminzito 1-0. Non però a Zagabria dove è finita addirittura 4-0 per i bianconeri, per la pochezza della Dinamo Zagabria che sforna talenti, ultimo il Pjaca passato alla Juve e applaudito dai suoi ex tifosi, ma che per la gloria in Champions non è ancora matura.
Si è sbloccato Dybala, con un bolide da trenta metri, e questa è una delle migliori notizie di una partita che la Juventus ha dominato e controllato dall'inizio alla fine. La 'Joya' prima di oggi era sempre rimasto a secco, in campionato e in Coppa. Allegri ha potuto anche provare il 4-2-3-1, con Cuadrado, Dybala e Pjaca dietro Mandzukic dopo l'uscita di Pjanic. I
l bosniaco, infatti, dopo 45' da mattatore - gol e assist per il raddoppio di Higuain - zoppicava per un colpo a una caviglia subito nei primi minuti e, probabilmente solo per precauzione, non è più rientrato in campo. La Dinamo, già sconfitta 3-0 dal Lione al primo turno di Champions, ha potuto far poco per contrastare i bianconeri. Il viceallenatore Sopic, 'supplente' dopo le dimissioni di Kranjcar ma pronto a rientrare nei ranghi, non ha cavato molto di buono dai suoi.
Così, malgrado il ritorno in curva degli ultrà Dinamo, i Bad Blue Boys, a Zagabria non ha fatto caldo come Allegri aveva temuto il giorno del sorteggio. Juve subito padrona: cross di Dani Alves, girata alta di Higuain: per il diciottenne portiere Semper il primo pericolo è arrivato al 3'. Hernanes, ordinato ma poco creativo per quasi tutta la partita, al 16' ha provato a osare con un sinistro insidioso, uscito di poco. Peggio il secondo tentativo da fuori area, altissimo, al 21'.
Ma il gol bianconero era già maturo e al 24' è arrivato: lancio dalle retrovie di Bonucci, 'buco' dell'argentino Sigali e Schildenfeld e gol facile di Pjanic, dopo il rimpallo addosso al difensore croato. L'unica fiammata della Dinamo è arrivata due minuti dopo: cross di Antolic, su calcio piazzato, colpo di testa di Schildenfeld e traversa piena.
Al 31' Higuain ha spento ogni incertezza: lancio pennellato da Pjanic, controllo di petto, sinistro vellutato e primo gol in Champions con la maglia bianconera. Uno cigolio nella difesa bianconera sul finire del tempo: Schildenfeld ha mandato sul fondo Soudani, ma la difesa bianconera è riuscita alla fine ad allontanare. Qualche piccola intemperanza dei 'Bad Blue Boys' - un fumogeno in campo e un paio di petardi esplosi nello stadio - non ha rovinato il clima della partita, filata via liscissima per la Juventus.
E Dybala ha potuto interrompere il suo digiuno. Poi c'è stata gloria per gli illustri ex, Pjaca e Mandzukic fatti entrare da Allegri al posto di Barzagli e Higuain, 3-5-2 cambiato in 4-2-3-1, ma il quarto gol è per metà merito della punizione di Dani Aleves e per metà colpa della deviazione in barriera di Schildenfeld. Al 43' un errore di Chiellini ha lanciato Hodzic, ma il ventenne attaccante ha sparato fuori.
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