ROMA. L'ennesima deludente prestazione in trasferta condita da una sconfitta più che meritata, un nuovo passo falso che allontana la vetta della classifica, gli stessi rimproveri alla squadra ascoltati già in altre occasioni. In poche parole, è dejà vu Roma. Le difficoltà del gruppo giallorosso guidato da Spalletti sono cicliche per stessa ammissione dell'allenatore. Le crisi si aprono e si chiudono sempre allo stesso modo, in un loop sempre difficilmente gestibile dalle parti di Trigoria. Ecco quindi che per provare a invertire il trend, il tecnico toscano ha deciso di dividere la rosa, 'addestrandolà per reparti. Con la nuova metodologia di lavoro, che riduce la squadra a tre gruppi più piccoli da seguire separatamente (difensori, centrocampisti e attaccanti), Spalletti spera di aumentare concentrazione e attenzione da parte dei singoli giocatori durante gli allenamenti in modo tale da evitare gli errori tattici e di posizionamento visti finora. A rendere ancor più elettrico un ambiente già scosso ci ha pensato però Ilary Blasi che, alla vigilia dei 40 anni del marito e capitano giallorosso, Francesco Totti, non ha mancato di spedire un paio di stoccate proprio a Spalletti, reo nella passata stagione di aver cacciato da Trigoria il n.10. «Le scelte calcistiche sono opinabili ma non si discutono, però forse avrei qualcosa da ridire a livello umano sulla persona. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento e Spalletti è stato un uomo piccolo - l'affondo della show girl in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport -. Lui a parole ha detto anche delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce. In un momento così difficile nella vita di un ragazzo che sta attraversando un passaggio importante c'è modo e modo per comportarsi. È giusto proiettarsi nel futuro e provare a fare grandi cose anche senza di lui, ma mi sembra che alla Roma rimanga ancora difficile. Certo si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l'ha saputo guidare in questo percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto molto basso». Da dividere con James Pallotta, in questi giorni a Londra per occuparsi del lato finanziario del progetto legato al nuovo stadio della Roma. Il presidente infatti, prima di piegarsi al rinnovo di contratto, si lasciò scappare una battuta poco elegante su Totti («il corpo non fa più quello che gli dice la mente»), e adesso la moglie la sottolinea con la penna blu. «Però anche la mente deve ragionare prima di parlare - la stoccata della Blasi -. Con i Sensi aveva un altro rapporto, era un figlioccio. Ma quella era una conduzione più familiare, mentre questa più imprenditoriale». L'obiettivo, tuttavia, è sempre lo stesso: la vittoria finale. Traguardo al momento non alla portata della Roma, che tra giovedì e domenica tornerà in campo all'Olimpico per Europa League (con l'Astra Giurgiu) e campionato (Inter). E steccare ancora non sarà più possibile per le ambizioni dei giallorossi.