ROMA. Il primato temporaneo del Napoli diventa effettivo dopo tutte le partite della quarta giornata, in attesa del turno infrasettimanale che già tra un paio di giorni riapriranno i giochi. La Juventus cade a S. Siro sul campo di un'Inter che vince un rimonta. Icardi, sempre molto efficace, pareggia quasi subito la rete di Lichtsteiner, che segna proprio a quella squadra in cui avrebbe voluto trasferirsi quest'estate, poi a regalare il successo a De Boer pensa il subentrato Perisic, anche lui con un colpo di testa. Allegri si arrabbia con i suoi e spera che questa sconfitta serva ai suoi per tornare con i piedi sulla terra: la Juve non ha già vinto il suo sesto scudetto consecutivo, e la strada è ancora lunga. L'Inter si rilancia e in attesa dei futuri ingenti investimenti dei nuovi padroni cinesi esce da una situazione delicata. Perde colpi la Roma, che spreca l'occasione di affiancare il Napoli in vetta alla classifica facendosi battere dalla Fiorentina. È il primo Ko di Spalletti dal giorno della sconfitta della scorsa stagione contro la juve, con la rete di Dybala. Al Franchi il gol di Badelj sarà pure stato viziato dal fuorigioco di Kalinic che ostruiva la visuale a Szczesny, ma rimane l'impressione di una squadra, quella di Spalletti, non all'altezza delle ambizioni di società e soprattutto tifosi. Mercoledì sera all'Olimpico contro il Crotone ci sarà la possibilità di un immediato riscatto, intanto Dzeko vaga per il campo come un oggetto misterioso e Salah sembra la brutta copia del giocatore che era la scorsa stagione. Irrisolto anche il problema della fasce, con Florenzi e Bruno Peres che non sanno difendere. Intanto con il successo di questa sera la Fiorentina comincia a risalire verso una posizione degna del suo rango. Il Sassuolo riprende lo show anche in campionato, il Cagliari sogna con Borriello. La quarta giornata assiste anche al successo del Chievo che si aggiudica il derby del nordest in rimonta, mentre in coda il Palermo recupera sul Crotone che resta ultimo. Non entra in orbita il Toro che si fa fermare in casa dal diligente Empoli. I vecchietti terribili del Chievo, privi in panchina di Maran squalificato per una bestemmia, si confermano squadra solida, si portano al terzo posto scalando cinque posizioni grazie al successo di Udine. Vittoria in rimonta dopo il vantaggio di Zapata: la carica la dà Castro che prima pareggia e poi fornisce in pieno recupero l'assist vincente a Cacciatore. Show di Borriello e Sau per gli applausi di Gigi Riva, che non frequentava da anni il Sant'Elia. La squadra sarda travolge 3-0 l'Atalanta che spreca l'1-1 fallendo un rigore (inesistente) con Paloschi. L'ex Borriello segna il primo gol con una deviazione in area poi strappa ovazioni con una magistrale punizione che chiude i conti. Ottima l'intesa con Sau che sigla il secondo gol. Prima battuta d'arresto del Genoa (che deve recuperare la gara con la Fiorentina e fa esordire Simeon junior) ma non c'è niente da fare col Sassuolo di Di Francesco che domina come col Bilbao. Grande protagonista Defrel: prima prende un palo, poi si procura un rigore (goffo il fallo di Pavoletti) che Politano trasforma, infine fissa il risultato con uno splendido colpo di testa in tuffo. Niente da fare per il Torino che sbatte contro il muro dell'Empoli: la squadra sta perdendo colpi dopo l'ottimo avvio e paga l'infortunio di Ljajic. Il Crotone non riesce a centrare la prima vittoria. Anche stavolta si fa rimontare dopo essere andato in vantaggio con Trotta. Il Palermo attacca con continuità e trova il pari lo trova con Nestorovski. I calabresi poi sprecano con Falcinelli l'occasione per arpionare tre punti. Tutti di nuovo in campo mercoledì (martedì l'anticipo Milan-Lazio).