Lunedì 23 Dicembre 2024

Rio, Grecia travolta: il Settebello vola in semifinale

Italia-Grecia a Rio 2016

RIO DE JANEIRO. Fuori la Grecia, ora tocca alla Serbia, che a Londra 2012 era stata battuta dall'Italia proprio dopo i quarti portando gli azzurri in finale. Il Settebello si è qualificato per le semifinali di pallanuoto alle olimpiadi di Rio de Janeiro, battendo i greci per 9 a 5 (2-0, 2-2, 2-1, 3-2). Ora il percorso è in salita, se si vuole riconquistare l'oro olimpico che manca dal 1992. Prima, come accennato, c'è la Serbia, e poi, in caso di vittoria, la vincente tra Croazia, campione olimpico in carica e favorita anche a Rio, e Montenegro. La Croazia (che ha già battuto l'Italia nel girone A per 10-7, e nella finale di Londra 2012) ora affronterà il Montenegro dopo aver facilmente battuto i padroni di casa, il Brasile, per 10-6. Per l'Italia di Sandro Campagna una partita "perfetta" per usare le parole del ct, giocata dagli azzurri senza concedere niente ai greci, che hanno subito il pressing del Settebello sin dalle prime battute. In porta è stato determinante capitan Tempesti, che ha eretto un muro invalicabile, rimasto inviolato nel primo periodo, che ha visto segnare Figlioli e Francesco Di Fulvio, portando il Settebello sul 2-0. Nel secondo periodo, dopo un fortissimo tiro da lontano rimbalzato all'incrocio dei pali è Alessandro Nora ad offrire agli azzurri al 3 a zero. Segna quindi per i greci Mourikis, poi Aicardi porta il risultato al 4-1 e Mourikis, di nuovo, accorcia le distanze a 4-2. Il terzo periodo inizia con scambi molto tesi, e nessuno riesce a segnare fin quando fa di nuovo centro Figlioli e poco dopo Gitti trasforma uno splendido tiro da lontano, imparabile, che sorprende difesa e portiere greci. Si finisce sul 6-3 perché Fontoulis riesce ad accorciare le distanze prima del fischio dell'arbitro. All'inizio dell'ultimo periodo è sempre Fontoulis a inquietare il Settebello portando il risultato a 6-4, ma gli azzurri reagiscono alla grande: prima con Christian Presciutti, poi con Aicardi e quindi con la stoccata finale di Figlioli: un contrattacco in solitario che non lascia nessuno scampo al portiere Flegkas. "E ora ce la giochiamo" dice Campagna.

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