Venerdì 22 Novembre 2024

Altro bronzo nel canottaggio, questa volta nel "4 senza"

RIO DE JANEIRO. Stai dietro per tutta la gara, poi all'improvviso acceleri, rimonti i tuoi avversari, li superi, non ti riprendono più e vinci una medaglia olimpica: è il sogno di ogni canottiere. Ma per l'equipaggio italiano del 4 senza (Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Domenico Montrone, Giuseppe Vicino) non ci sarà un brusco risveglio. Il bronzo è realtà e consegna all'Italia la tredicesima medaglia di Rio 2016, la seconda per il canottaggio che ieri, al Lagoa Stadium di Copacabana, aveva già fatto festa per il terzo posto del 2 senza Abagnale-Di Costanzo. E, per uno dei quattro, il "momento magico" continua: "Mia moglie Francesca - racconta Castaldo - è incinta, agli ultimi giorni di gravidanza. Prima della gara ho pensato tante volte che, per l'emozione, la nostra prima figlia, Francesca, sarebbe potuta nascere proprio in queste ore. Per fortuna ha aspettato che il papà vincesse un bronzo olimpico e ora voglio tornare subito in Italia". Anche per questa storia, il bronzo del 4 senza (campione del mondo in carica) ha un sapore unico, tanto da meritarsi un indimenticabile selfie sul podio, insieme ai medagliati d'oro della Gran Bretagna e da quelli d'argento dell'Australia. "Proprio così - risponde il capovoga Vicino - perché conquistare il podio in rimonta ti dà una soddisfazione unica. Sapevamo che saremmo potuti arrivare a una medaglia, in gara abbiamo capito che doveva essere quella di bronzo". La Gran Bretagna (alla quinta vittoria olimpica consecutiva nella specialità) ha dominato la gara, l'Australia ha cercato, senza riuscirci, di tenere il passo e quindi il vero duello è stato quello tra Sudafrica e Italia. "La tattica dei sudafricani - spiega Lodo - era chiara, ma noi con un grande finale siamo riusciti a rimontarli e a prenderci con pieno merito questa medaglia". Vicino, Castaldo, Lodo e Montrone (inserito nel quartetto olimpico solo poche settimane fa) sono quattro ragazzi del Sud, come lo sono i vincitori del bronzo del due senza, Abagnale e Di Costanzo. Proprio quest'ultimo, occupava il posto che ora è di Montrone. "Noi del 2 e del 4 senza ci alleniamo insieme da diverso tempo - racconta il pugliese - per me è stato molto semplice integrarmi subito in quella che è davvero una grande squadra". Si è quindi rivelata azzeccata la scelta dello staff tecnico guidato dal prof. Giuseppe La Mura. "Penso - interviene Castaldo - che le decisioni sul nuovo assetto degli equipaggi ci abbia permesso di vincere non una ma due medaglie". All'Italia mancava un metallo prezioso nella specialità del 4 senza dall'argento di Sydney 2000. L'avventura del canottaggio azzurro a Rio si conclude quindi con un "bilancio sicuramente positivo - spiega il presidente federale, Giuseppe Abbagnale, uno che di Olimpiadi se ne intende - non solo per le due medaglie, ma soprattutto per il fatto che abbiamo portato in Brasile un gruppo giovane. Questo non è un punto di arrivo ma - conclude - un punto di partenza verso un futuro sicuramente ricco di altri successi".

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