NAPOLI. "Mi dispiace che Higuain vada da una rivale diretta come la Juve. Ma non si può dare la colpa solo al giocatore. Perché il giocatore ha le sue responsabilità, ma i più felici sono sempre quelli che fanno gli affari". Lo scrive, sul proprio profilo Facebook, Diego Maradona, commentando l'imminente addio di Higuain.
"Nessuno - spiega - pensa ai tifosi. Sono stanco di dire che oggi è più importante avere un buon imprenditore che un buon presidente. Questo non accadeva ai miei tempi. Peccato che la Fifa continui a dormire".
Ma il passaggio di Higuain in bianconero ha soprattutto scatenato la reazione della tifoseria napoletana. I più teneri lo chiamano "core ingrato", ricordando Altafini che passò dal Napoli alla Juve e decise lo scudetto bianconero del '75 ai danni proprio degli azzurri. Ma non mancano insulti e anatemi.
Nel sabato che segna probabilmente l'addio di Higuain al Napoli, i tifosi sono sotto choc: si aspettavano che il Pipita potesse partire, ma le parole di De Laurentiis nei giorni scorsi avevano convinto un po' tutti che la destinazione non fosse "l'odiata" Juventus. E così la rabbia è esplosa a Dimaro, dove i tifosi che hanno scelto la località trentina come meta delle proprie vacanze, hanno intonato cori contro De Laurentiis, accostando il nome di Higuain al coro "Chi non salta è juventino".
Una rabbia covata già da venerdì quando i tifosi hanno dovuto incassare la delusione dell'annullamento dell'incontro pubblico previsto a Dimaro con Sarri, cancellato perché "troppo vicino all'amichevole con il Trento" ma evitato soprattutto per la già forte tensione sul caso-Higuain. E nuove contestazioni sono attese proprio nel corso dell'amichevole con la squadra locale.
Intanto in una Napoli bollente, il boccone amaro non scende giù, anche se non mancano le voci favorevoli al Pipita: "Higuain alla Juve? Ha fatto bene, il presidente non ha mantenuto le promesse", spiega un ambulante nel mercato di Fuorigrotta, a due passi dal San Paolo. Nonostante il Napoli non possa opporsi al pagamento della clausola, insomma, i tifosi accusano il patron di non aver costruito una squadra vincente attorno al Pipita per evitare che andasse via. Contestazioni che De Laurentiis subisce regolarmente, basta pensare che i cori delle curve contro di lui lo scorso anno andavano in scena anche mentre il Napoli era primo in classifica.
Su Higuain si abbattono invece vari anatemi: sui social c'è chi gli augura di "sgonfiarsi come Cavani", riferendosi agli anni vissuti dall'ex "matador" all'ombra di Ibra al Psg, ma c'è anche chi lo chiama "lurido traditore" e molti prendono d'assalto i suoi profili social, silenti da tempo, anche con pesanti insulti. Non manca però l'ironia con la foto di Higuain che spinge Irrati a Udine e il commento "l'anno prossimo potrai farlo senza essere espulso".
"Avremmo anche capito la sua cessione se fosse andato in un'altra squadra, ma il passaggio alla Juve è un colpo allo stomaco", commenta Saverio Passaretti, presidente dell'Associazione Italiana Napoli Club. "Purtroppo i calciatori non hanno legami con i tifosi, penso che quando veniva sotto la curva del San Paolo a cantare "un giorno all'improvviso" lo facesse solo per tenerci buoni". Passaretti pensa però al futuro:
"Il Napoli - spiega - anche dopo la cessione di Cavani ha dimostrato di saper investire bene i soldi, ora è importante per i tifosi e la città che i soldi incassati dalla clausola vengano spesi bene e presto". E un commento arriva anche da un argentino, tifoso doc del Napoli, l'ex attaccante azzurro Roberto Sosa: "Scusatemi, non so se è vero, ma ho i brividi addosso". In serata, in pieno centro, davanti alla sede di una banca, in via Toledo, è stata esposta una bandiera di Higuain con tanto di corna e sono stati gettati a terra pezzi di foto dell'argentino. E inoltre sono stati affissi messaggi molto duri contro il calciatore.
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