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Tour de France: Sagan beffa Kristoff, Froome sempre padrone

PARIGI. Fabian Cancellara sperava di  primeggiare sulle strade di casa, per festeggiare il ritorno in  Svizzera del Tour de France, quattro anni dopo la tappa di  Porrentruy vinta da Thibaut Pinot, prima del ritiro annunciato a  fine stagione. Sul traguardo di Berna, al termine della 16/a  tappa partita da Morains en Montagne, invece la spunta ancora  una volta Peter Sagan.

Lo slovacco si è imposto al fotofinish da  vero fuoriclasse su Alexander Kristoff. Il norvegese si è illuso  della vittoria e ha perfino esultato. A fare la differenza  l'ultimo colpo di reni di Sagan, che nella volata lanciata  incredibilmente da Alejandro Valverde a un certo punto si è  trovato dietro e ha dovuto rimontare. Cancellara ha provato  anche lui la volata, ma si è dovuto accontentare del sesto  posto.   Per preparare quel colpo di genio Sagan è rimasto negli  ultimi tre chilometri sempre incollato nelle prime cinque  posizioni e non si è più mosso da lì.

Dopo lo scatto anticipato  di Valverde si è trovato un pò troppo presto allo scoperto  Kristoff davanti, poi ai cento metri è sbucato Sagan che ha  rimontato e con un ultimo colpo di reni ha beffato il norvegese,  che ha tagliato il traguardo davanti al connazionale Sondre  Holst Enger. Al termine di 209 km massacranti, anche con una  rampa in pavè poco prima del traguardo, il gruppo è giunto  spezzato in più tronconi. Nel primo gruppo c'erano anche la  maglia gialla Chris Froome, sempre padrone assoluto della corsa,  e lo statunitense Bauke Mollema.

La tappa si è vivacizzata negli ultimi chilometri dopo una  giornata tutto sommato abbastanza soporifera. In avvio solito  copione, con la consueta bagarre per andare in fuga, poi a  indovinare lo scatto giusto sono stati Tony Martin e Julian  Alaphilippe della Etixx Quick Step. E quando il gruppo è tornato  su di loro il tedesco è stato l'ultimo ad arrendersi, prima di  essere raggiunto a 22 km dal traguardo. Una volta bloccata la  fuga ci ha provato Rui Costa della Lampre Merida che è rimasto  allo scoperto per più di 15 chilometri, prima della bagarre  finale.

Domani seconda e ultima giornata di riposo, poi mercoledì con  la 18/a tappa, da Berna a Finhaut Emosson (184,5 km),  arriveranno le Alpi con una frazione interamente svizzera, con  due salite impegnative (Col de la Forclaz e Finhaut-Emosson  Montèe), che si concluderà a quasi 2000 metri di altitudine, uno  dei finali inediti di questa Grande Boucle.

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