Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Gp di Germania: Marquez azzecca la strategia e vince, Rossi solo ottavo

MONACO. Il capolavoro tattico di Marc  Marquez, gli affanni di Valentino Rossi. Indovinare il giro in  cui tornare al box e con quali gomme uscirne - mentre l'asfalto  del Sachsenring andava asciugandosi - ha fatto la differenza tra  la gara perfetta dell'uno (e 25 punti in più all'attivo) e la  grande delusione dell'altro, solo ottavo dopo aver disubbidito  al team che lo richiamava.

«Con il senno di poi potevo rientrare  2-3 giri prima, ma al massimo sarei stato sesto - la sua difesa  - Il problema è che le intermedie non andavano in temperatura.  Peccato, con pista completamente asciutta o completamente  bagnata potevo lottare per vincere, così abbiamo sofferto».     Intanto il leader del mondiale scappa: grazie al settimo  successo di fila in Germania a metà campionato ha staccato di 48  punti Jorge Lorenzo - in imbarazzo sotto la pioggia peggio di un  gatto, appena 15/o sul traguardo - e di 59 Valentino.

Come già in Olanda, sul circuito in Sassonia è stata la  pioggia la variabile impazzita. Marquez - salito sul podio con  Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso - ha saputo trasformarla in  un'alleata, soprattutto quando si è trattato di decidere che le  Michelin supersoft non avrebbero retto fino alla fine. Dopo aver  tormentato le gare di Moto2 e Moto3, causando decine di cadute,  la pioggia è scemata. Ma la pista ha tardato molto ad asciugarsi  ed al via diversi piloti hanno preferito le supersoft. Compreso  Marquez - protagonista di una brutta caduta nel warm up -  «perchè era la stessa scelta di Rossi, Iannone e Dovizioso. Però  non si adattavano al mio stile di guida. Sul bagnato ero al  limite, i primi due giri sono stati davvero difficili. Quando ho  visto che la pista si asciugava sono rientrato per mettere la  slick». Era il 18/o giro e solo Iannone (alla fine 5/o) lo aveva  preceduto, arrabbiandosi perchè la seconda moto non era pronta.

Rossi, dopo una bella partenza ed aver superato facilmente  Marquez, viaggiava nelle prime posizioni. In avvio Danilo  Petrucci protagonista, poi eliminato da una caduta. Già a metà  gara è stato evidente che le condizioni andavano cambiando. Con  le gomme nuove lo spagnolo della Honda ha cominciato a  recuperare anche 6-7” al giro. Rossi, Dovizioso e compagni per  due giri hanno ignorato i richiami dal muretto (»cambiare prima  avrebbe fatto la differenza« ha ammesso Dovi, spiegando di non  aver visto subito i segnali). Così Marquez è arrivato a ridosso  dei primi e quando Rossi, Dovizioso e Crutchlow sono finalmente  rientrati (tutti insieme) si è ritrovato senza avversari ed è  letteralmente volato verso la vittoria. Rossi è invece apparso  in grande difficoltà, scivolando fino all'8/o posto.     Un errore quel ritardo? “Quando mi hanno chiamato dal box non  me la sono sentita di montare le slick. Sulla moto ci sono io e  decido io”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia