Giovedì 19 Dicembre 2024

Tour, Dumoulin vince sotto la grandine: si ritira Contador

ROMA. C'erano tutti gli ingredienti di una tappa pirenaica oggi sul traguardo ad alta quota (2.240 metri) di Arcalis, in terra di Andorra, che ha visto la prima vittoria al Tour de France dell'olandese Tom Dumoulin e il ritiro di Alberto Contador: cinquemila metri di dislivello da Vielha Val d'Aran ad Arcalis, lungo 184,5 km, con cinque salite, di cui tre di prima categoria e un violento acquazzone con tanto di grandine che ha accolto i corridori sul traguardo montano. Un tappone di montagna già di per sè durissimo che il nubifragio nel finale ha addirittura reso davvero memorabile. Era l'ultima frazione del trittico pirenaico e le attese non sono andate deluse, con l'olandese del Team Giant Alpecin che ha finalizzato al meglio una fuga partita da lontano e che è andato a conquistare il suo primo successo nella Grand Boucle. Secondo posto per l'ex campione del mondo Rui Costa (Lampre Merida), terzo per Rafal Majka (Tinkoff) che hanno cercato di raggiungere il battistrada prima che la grandine diventasse un'altra montagna da scalare e che sono poi arrivati sul traguardo con un distacco di 38 secondi. Per l'olandese, sei giorni in rosa al Giro d'Italia 2016, è il 13/o successo della carriera. Non cambia nulla nell'alta classifica, con la maglia gialla che resta sulle spalle di Chris Froome (Sky), bravo a controllare la corsa e a far lavorare la squadra. Alle sue spalle il giovane britannico Adam Yates a 16" che precede Daniel Martin 3/o a 19", Quintana quarto a 23" e Rodriguez quinto a 37". Scende al 13/o posto Fabio Aru, ora distaccato di 1'23" dal leder della corsa, proprio davanti a Richie Porte, 14/o a 2'10". Ma nel giorno del suo primo arrivo in salita sui Pirenei il Tour perde anche uno dei suoi protagonisti: lo spagnolo Alberto Contador si è ritirato quando mancavano 100 km al traguardo, complice la doppia caduta nei giorni scorsi, sempre battendo la spalla destra, e la febbre nella notte. Durante la tappa di oggi lo spagnolo ha provato ad andare all'attacco, forse per sondare lo stato fisico, ma ha subito dopo dovuto alzare bandiera bianca. Tappa che si è movimentata proprio in quel mentre, quando mancavano un centinaio di chilometri all'arrivo, con una fuga a lunga gittata di una ventina di corridori, tra i quali il campione del mondo Peter Sagan, Diego Rosa, oltre a quelli che poi sarebbero stati i protagonisti della tappa: Dumoulin, Majka, Pinot e l'ex iridato Rui Costa. I big hanno cominciato ad accendere le polveri quando mancava una manciata di km all'arrivo: ci ha provato Froome subito rintuzzato da Quintana, poi è stata la volta di Daniel Martin ma alla fine tutti insieme al traguardo senza scossoni di classifica. Domani il Tour riposa, si riprende martedì con la 10/ma tappa, da Escaldes Engordany a Revel di 197 chilometri.

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