LONDRA. Poco meno di un'ora e mezza per alzare al cielo il suo settimo piatto argentato, premio per la vincitrice dei Championships, che le vale il 22/o titolo Slam. Infinita Serena Williams che eguaglia il fantastico palmares di Steffi Graf. Sembrava un traguardo stregato, lo ha raggiunto oggi pomeriggio sulla nobile erba del Centre Court. In due set la più giovane Williams si è sbarazzata di Angelique Kerber, battuta 7-5 6-3 in un'ora e 21 minuti, raggiungendo un doppio primato detenuto dall'attuale moglie di Andrè Agassi: sette trionfi a Wimbledon e 22 Slam. Dopo la sconfitta nella semifinale degli ultimi Us Open, quando Roberta Vinci le aveva negato la possibilità di completare il Grande Slam, Serena era incappata in due sconfitte nelle finali dei successivi Australian Open e Roland Garros, vincendo solo a Roma. All'All England Club però si è ritrovata, confermandosi regina indiscussa del tennis femminile e togliendosi lo sfizio di vendicarsi nella sua 28/a finale Slam in carriera della tedesca Kerber, da lunedì numero due del ranking mondiale, sua «giustiziera» a Melbourne. Giusto vent'anni fa la Graf vinceva il suo ultimo Wimbledon, da domani l'americana si lancia all'inseguimento del record assoluto di 24 successi, detenuto dall'australiana Court Smith. «Sono molto contenta di aver vinto Wimbledon, ma ancor più di essere finalmente arrivata a 22 Slam - l'ammissione di Serena -. Nell'ultimo anno ho trascorso diverse notti insonni perchè ho subito brutte sconfitte. Ma ho anche imparato a godermi il momento senza guardare troppo lontano». Nonostante si sia risolta in due set la finale è stata tutt'altro che scontata, anche se il servizio di Serena ha sbilanciato nettamente il match a suo favore: 13 ace in 11 turni di battuta, 38 punti conquistati su 43 prime di servizio. Riuscendo così a neutralizzare i pochi pericoli che ha dovuto fronteggiare, come l'unica palla break, nel settimo gioco del secondo set, cancellato con un ace. «È stata una partita molto dura perchè ho dovuto conquistarmi ogni punto, lei non mi ha concesso nulla - l'analisi di Serena, che con i suoi 34 anni e 287 giorni migliora il suo precedente primato di tennista più matura a vincere uno Slam -. Dopo il primo set sono riuscita a rilassarmi, e oggi sul Centrale mi sentivo davvero a casa mia. I 22 Slam? Sinceramente non li ricordo tutti. Certamente ricordo questo e il 18/o perchè ci ho messo un pò a vincerlo. Il prossimo obiettivo saranno le Olimpiadi: ho già vinto un oro ma amo molto l'oro, dunque...». Domani in programma la finale maschile, tra il favorito numero due Andy Murray e il canadese Milos Raonic: 6-3 i precedenti a favore dello scozzese, che ha vinto gli ultimi cinque match. Compresa la finale di giugno sull'erba del Queen's.