ROMA. Una super Francia, la 'migliore' Francia, spegne dopo appena un quarto d'ora a Saint-Denis il sogno della 'matricola' Islanda di mettere la ciliegina sulla sua già prelibata torta europea. Stavolta niente sorpresa, nessuno stupore: allo Stade de France va in onda lo show dei 'galletti', mai così concreti e spietati in questo torneo, che impartiscono una vera lezione di calcio agli avversari (già sotto 4-0 a fine primo tempo, come mai successo nella storia dell'Europeo) e si concentrano sulla semifinale mozzafiato di giovedì prossimo contro i campioni del mondo della Germania.
Ci pensano prima Giroud, poi il 'redivivo' Pogba, tornato ai suoi livelli, infine i due goleador della squadra, Griezmann e Payet, a riportare la storia del calcio sulla terra, spegnendo i sogni dei 30mila coloratissimi tifosi islandesi che pure per tutta la partita hanno accompagnato Sigurdsson e compagni con la applauditissima "haka del geiser".
Non è bastato tanto sostegno per cambiare le carte in tavola, anche perchè di fronte questa sera l'Islanda non aveva la malmessa Inghilterra ma una squadra vera e 'tosta'. Senza Rami e il 'motorino' Kantè (sostituiti dal neo blaugrana Umititi e da Sissoko), Deschamps non cambia di una virgola l'assetto delle precedenti partite, un 4-2-3-1 che fa risaltare le qualità degli esterni, con Pogba in serata di grazia che corre, miete assist e segna pure. Imperioso, quasi 'prepotente' il suo stacco di testa che al 19', sugli sviluppi di un angolo, chiude di fatto la partita. Ma la Francia stasera non si accontenta, il 65% di possesso palla la dice lunga sulla 'voglia' che anima i ragazzi di Deschamps, così passa un'altra manciata di minuti e a fine primo tempo arriva l'uno-due che la dice lunga sulle cifre tecniche in campo.
Un diluvio di gol in campo, accompagnato anche dall'incessante pioggia che ha un po' appesantito il terreno di gioco ma non le trame e il fraseggio dei piedi buoni francesi che tengono palla, pronti a innescare la freccia Payet e il cinico Griezmann, neo capocannoniere della rassegna. Lagerback prova a scuotere i suoi e a inizio ripresa mette inserisce Finnbogason e Ingason per Bodvarsson e Arnason, anche se c'erano altri 9 calciatori da lasciare negli spogliatoi.
La mossa ha almeno il merito di rivitalizzare i suoi e così arriva anche il gol della bandiera con una bella spaccata di Sigthorrsson su cross di Sigurdsson. Senza più posta in palio e con il match ormai indirizzato saltano anche gli ultimi tatticismi, con gli islandesi che cercano almeno di uscire a testa alta e i transalpini pronti a colpire negli spazi che Bjarnason e compagni lasciano.
Così passano meno di 5' e le distanze tornano quelle del primo tempo: ancora con Giroud che, complice il portiere avversario, sfrutta al meglio uno splendido cross di Payet e firma la sua personale doppietta prima di lasciare spazio a Gignac. Ma non finisce qui perchè i vichinghi vogliono lasciare l'Europeo facendo bella figura ed allora ecco il secondo gol di Bjarnason che fa urlare di gioia ancora una volta i 30mila connazionali sugli spalti per un bellissimo Europeo che davvero non dimenticheranno tanto facilmente. Per tutti i tifosi francesi la testa è ora al Velodrome di Marsiglia.
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