LONDRA. Una sorpresa imprevedibile quanto gli acquazzoni che anche oggi hanno ripetutamente interrotto il programma dei Championships: Wimbledon perde il suo grande favorito, Novak Djokovic, sorpreso dallo statunitense Sam Querrey. La capitolazione del campione in carica, per tre volte vincitore sui prati di Church Road, arriva dopo oltre tre ore di gioco, spalmate su due giorni, con continue interruzioni per la pioggia (quattro stop oggi pomeriggio). La sospensione di venerdì sera con Querrey, numero 41 al mondo, avanti due set, sembrava il possibile preludio alla ripetizione del match dell'anno scorso contro Kevin Anderson, quando il campione serbo alla ripresa del gioco dopo lo stop per oscurità aveva vinto in rimonta al quinto.
Oggi invece la riscossa di Nole è durata un set, il terzo, vinto d'autorevolezza. La quarta frazione gli è risultata fatale, troppi gli errori gratuiti, troppa la pressione accusata nel tie-break che ha decretato la sua uscita anticipata. Era reduce da quattro Slam consecutivi, sognava di completare il Grande Slam: incredibile ma vero, Nole è già fuori al terzo turno. Non gli capitava da sette anni (Roland Garros 2009 contro il tedesco Philipp Kohlschreiber) un'eliminazione così precoce. Si interrompe così a 30 (record nell'Era Open) la striscia di successi Slam del numero uno al mondo, che non perdeva dalla finale del Roland Garros 2015, sconfitto dallo svizzero Stan Wawrinka.
Dopo aver vinto i primi due Slam di stagione (Australian Open e Roland Garros) era considerato il grande favorito per il successo finale, viatico quasi inevitabile verso l'incoronazione a New York. Ironia della sorte è stato un giocatore che aveva sconfitto in otto delle precedenti nove sfide a spegnere le ambizioni del serbo. Che salva con un ace il primo match-point del 28enne di San Francisco, per poi tirare in corridoio un facile dritto. Fedele fotografia di una partita giocata ben al di sotto dei suoi abituali standard. Così negativa, sotto ogni punto di vista, da far pensare ad un problema fisico taciuto.
Ma a fine match, davanti ai taccuini, Nole ha preferito complimentarsi con l'avversario che cercare alibi. "L'unica cosa che conta è che Sam ha giocato un gran match, soprattutto ha servito benissimo, e ha meritato di vincere - il commento di Djokovic, che non giocherà settimana prossima i quarti di Coppa Davis contro la Gran Bretagna -. Mi ha sovrastato, io non sentivo la palla come avrei voluto ma sono cose che capitano nello sport. Ovviamente sono triste, ma sono anche sicuro che ne uscirò più forte di prima". Addirittura incredulo Querrey, col sorriso stampato in faccia. "E' stato fantastico battere un campione come lui, per di più a Wimbledon - il commento dello statunitense, autore di 31 ace -. Sono contento di essere riuscito a giocare bene nei momenti importanti, e di aver servito con grande efficacia".
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