MONTPELLIER. A ciascuno il suo fantasma. Se la Germania ha gli incubi quando vede azzurro, l'Italia di Conte non dorme tranquilla pensando al 4-1 di Monaco lo scorso marzo, ultima amichevole che ha interrotto il lungo digiuno tedesco contro la nazionale. Era un'amichevole, e se non basta a cancellare la sindrome Italia nei calciatori della 'nationalmannschaft' alimenta quella del ct azzurro. Il perchè è semplice: all'Allianz Arena Joachin Loew fece un'operazione molto semplice, schierare la sua Germania in modo perfettamente speculare agli azzurri e dominarli nell'uno contro uno, sfruttando a pieno la superiorità tecnica dei singoli. Il precedente basta, per Conte, a rafforzare il convincimento che la preparazione della prossima sfida alla Germania, stavolta nel quarto di Euro 2016, debba essere preparata nel massimo della riservatezza. E possibilmente con tutte le opzioni possibili sul tappeto. Tanto che paradossalmente gli infortuni di De Rossi e Candreva - altrimenti titolari fissi, con un 3-5-2 senza dubbi sui protagonisti in campo - assecondano questo piccolo gioco a nascondino. Tutti e due i centrocampisti hanno proseguito il lavoro di recupero, De Rossi anche con 'straordinari' medici e fisioterapici. La notizia del giorno, ancorchè secretata, è che il romanista ha fatto segnare dei miglioramenti. De Rossi spesso anche in passato ha giocato con dolori e problemi, ora emerge che la parziale lesione non è così grave. Il vero problema è il versamento: una corsa contro il tempo, che costringe il ct a percorrere altre strade per il reparto più falcidiato dalle assenze. Ma si tenterà fino all'ultimo il recupero. In caso negativo, Sturaro è l'azzurro cui fischiano di più le orecchie: il centrocampo ha gli uomini contati (squalificato Thiago Motta) e lo juventino è l'unico centrocampista rimasto per il cambio. Per questo Conte l'ha provato in queste ore a Montpellier, da interno al fianco di Parolo. Ma come titolare dal primo minuto o possibile cambio in una partita potenzialmente anche da supplementari? L'alternativa è Florenzi interno, con Parolo centrale, e qualche cambio in più sulle fasce: De Sciglio-El Shaarawy, De Sciglio-Darmian, Bernardeschi-De Sciglio. Queste le chance. E ai suoi giocatori, con le lunghe sedute video di questi giorni, Conte ha ordinato questo: massima attenzione sulla linea di portatore di palla tedesco, pressing e movimenti giusti sui loro tagli, poi si ruba palla e subito ci si 'apre': segno che le fasce potrebbero essere la chiave tattica azzurra, il punto debole cercato dal ct italiano nella fortissima Germania. Meno quotata - ma non tramontata - l'ipotesi di un cambio di modulo: il 4-3-3 è stato abbandonato a inizio Europeo, un 3-5-2 adattato con Giaccherini-Eder dietro il centravanti sono suggestioni. Conte però lascia aperte tutte le porte. Non fosse altro per non dare ulteriori vantaggi a Loew.