ROMA. Un segreto non più segreto. Giampiero Ventura è il ct della Nazionale per i prossimi due anni, sarà lui a traghettare la Nazionale verso i Mondiali in Russia del 2018. Restava solo l'ufficializzazione e ci ha pensato oggi - alla vigilia della partenza per la Francia degli azzurri - il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, annunciando la sua scelta prima al Consiglio federale e poi in conferenza stampa: «Ho mantenuto almeno con me stesso la mia prima idea, che è maturata un mese fa e quindi comunico che Giampiero Ventura sarà il ct della nazionale dopo l'esperienza degli Europei. Avrà un contratto biennale che va fino al mondiale in Russia», l'annuncio del numero uno federale.
La cui scelta è ricaduta sull'ex tecnico del Torino come futuro ct per il dopo Conte perchè «è un maestro di calcio, ha insegnato anche a tanti allenatori le sue regole innovative, ha lanciato tanti calciatori in Nazionale, ha un'esperienza smisurata nella formazione del settore giovanile e credo che abbia sempre avuto un sano concetto di appartenenza». Ventura ha raccolto un consenso pressochè unanime anche all'interno dello stesso consesso federale, la sua presentazione avverrà il 18 luglio in occasione del primo Consiglio successivo agli Europei. L'annuncio oggi, con l'ex allenatore granata già in viaggio verso la Capitale, dove domani si incontrerà con la Federcalcio per la firma su un contratto biennale a 1,3 milioni a stagione: «Porterà con sè un vice, un preparatore atletico e un osservatore», ha precisato Tavecchio, aggiungendo che sulla scelta non ha subito «alcuna pressione» e che «il completamento di tutta l'operazione sarà fatto non certo a breve, perchè quello che interessava era il ct ma verrà completato in una persona di area tecnica. Il tempo è dalla nostra, quindi dopo l'Europeo arriveremo ad individuare la persona»
. Chiaro il riferimento al nodo riguardante il futuro direttore tecnico. La Federcalcio da tempo lo ha individuato in Marcello Lippi, ma sull'ex ct campione del mondo nel 2006 grava una norma del regolamento agenti che ne connoterebbe un'incompatibilità a causa del figlio procuratore Davide: «Non posso nascondere che ho le mie idee, ma qualche approfondimento in questo momento lo merita. Valuteremo i pro e i contro sia giuridici che legali», sentenzia Tavecchio, restando così in attesa di un parere della sezione consultiva della Corte d'appello federale: «La questione non ha necessità di essere risolta nè oggi nè domani - ha comunque chiarito Tavecchio - abbiamo più di un mese e mezzo di tempo. Io vado per gradi, prima dovremo vedere le compatibilità e quando la corte federale ci dirà prenderemo una decisione». Una scelta che riguarderà tuttavia «l'intero sistema» e non il solo Lippi. Resta la smania di dare una svolta al progetto azzurro per il prossimo biennio mondiale: «Abbiamo in mente un progetto di rafforzamento, specializzazione e professionalizzazione tecnica, il primo passo è stato quello della nomina del ct».
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