Lunedì 23 Dicembre 2024

Parigi senza Federer, schiena ko: non accadeva dal 2000

ROMA. Per la prima volta dopo 16 anni tra i tennisti iscritti a Parigi non c'è Roger Federer. La schiena, a quanto pare, ha tradito il fuoriclasse svizzero, 35 anni ad agosto, che deve interrompere a quota 65 la personale striscia record di partecipazioni consecutive ai tornei dello Slam, iniziata agli Australian Open del 2000 e coronata da 17 vittorie. "Mi dispiace annunciare che ho deciso di non partecipare al Roland Garros - ha reso noto Federer sulla sua pagina Facebook e su altri social -. Faccio progressi per quanto riguarda il mio stato di salute ma non sono ancora al 100% e se giocassi correrei un rischio eccessivo". Poche parole per dare un dispiacere ai tanti suoi fan, ai quali ha promesso però di tornare nel 2017, ma anche "per non compromettere la stagione, e la carriera" e poter essere in forma per i tornei sull'erba di metà stagione. I problemi alla schiena che avevano limitato Federer a Roma, dove era stato eliminato agli ottavi dal giovane austriaco Thiem, hanno quindi avuto la meglio, cancellando anche le parole speranzose del giocatore e rinforzate dalla leggera sessione di allenamento che aveva sostenuto ieri. "Sono fiducioso - aveva detto il n.3 al mondo dopo l'eliminazione dagli Internazionali -. Certo in queste condizioni non potrei nutrire grandi ambizioni al Roland Garros, pero' se riesco ad allenarmi bene penso di poter essere sufficientemente competitivo". Finite le speranze, è arrivato invece il ritiro ufficiale, dopo un inizio di stagione difficile, con sole 15 partite nel circuito Atp disputate in cinque mesi. Dopo il buon avvio in Australia, con la semifinale a Melbourne, lo svizzero ha subito un infortunio ad un ginocchio con conseguente intervento al menisco. Un'influenza lo ha poi escluso dal Masters 1000 di Miami e dopo tre partite a Montecarlo un altro forfait, stavolta per la schiena, al Masters 1000 di Madrid, prima di presentarsi a Roma in condizioni non buone. Inevitabile, quindi, la scelta di fermarsi, per ritrovare il 100% della forma.

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