Sabato 16 Novembre 2024

Super Paltrinieri, oro e record nei 1.500: argento a Detti

LONDRA.  Sul tetto d'Europa con vista sulle Olimpiadi: doppietta azzurra agli Europei di Londra, con Gregorio Paltrinieri, irresistibile oro, che frantuma il suo precedente record continentale sui 1500 stile libero. Primo il campione carpigiano, al terzo titolo europeo consecutivo, secondo Gabriele Detti: il fondo in vasca parla italiano.  Semplicemente inarrestabile il monologo di Paltrinieri, già oro ai mondiali di Kazan dell'anno scorso: ai 200 metri cambia marcia e fa gara in solitaria. Non solo strapazza la concorrenza, staccando Detti di 14«, ma abbassa anche il suo precedente primato europeo di oltre 5». «Non mi aspettavo questo 'garonè. Ho preso questo Europeo alla leggera, volevo divertirmi - le parole di Gregorio -. In gare importanti come questa, quando sono circondato da grandi campioni, l'ambiente mi galvanizza». Rio è dietro l'angolo, Paltrinieri si presenta come il fondista da battere. Non ci sono più dubbi dopo la marcia trionfale all'Aquatic Centre. «Mi sorprende questo tempo perchè sono ancora nel mezzo della preparazione per Rio -. dice -. Capivo che stavo facendo bene, ma non avevo riscontri cronometrici. Paradossalmente un anno fa a Kazan avevo aspettative più alte a livello cronometrico. E agli Assoluti a Riccione ho voluto strafare e ho nuotato malissimo. Troppe aspettative. Qui ho evitato ogni tipo di pressione». Eccolo qui, il segreto di Paltrinieri: come stravincere l'oro continentale in maniera quasi distratta: «Ho nuotato bene perchè ho nuotato spensierato. Senza pensare a quello che avrebbe pensato la gente o quello che mi avrebbe detto il Moro (Stefano Morisi, l'allenatore che condivide con Detti n.d.r.)». Difficile però mantenere la stessa leggerezza a Rio, dove tutte le aspettative dell'Italnuoto saranno su di lui.«Cercherò di migliorare, non mi accontento di certo di questo tempo - spiega 'Greg'-, perchè so che posso fare di più e farò di più». La stessa convinzione condivisa dall'amico Detti, argento dopo l'oro nei 400 stile libero. «Ho sentito troppo la fatica, sia ieri che oggi - la confessione di Gabriele -. Non vuole essere una scusante, non avrei mai potuto fare il tempo di Gregorio, però magari avrei limato qualche secondo. Comunque tanto di cappello a Gregorio». Così il più felice di tutti non può che essere il loro allenatore, Morisi: «Sono due fenomeni. È un piacere lavorare con loro, si allenano sempre in silenzio, senza mai alzare la cresta anche quando potrebbero».

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