UDINE. "Il Carpi esce a testa alta". Ne è convinto il tecnico Fabrizio Castori, dopo l'inutile vittoria all'ultima di campionato a Udine.
"Sono dispiaciuto per una retrocessione che non si meritava. Una squadra che fa 28 punti da gennaio, con una media da Europa League, si meritava la salvezza. Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché sono stati fantastici, sono stati due anni meravigliosi. Retrocedere a 38 punti, a uno dalla salvezza, lascia l'amaro in bocca per epilogo ma non per come ci siamo impegnati e per quello che abbiamo fatto in campo - ha dichiarato in conferenza stampa -. Ognuno deve farsi il suo esame di coscienza. Sono stato sollevato perché non condividevo i programmi societari. Quando sono tornato ho fatto 28 punti nel girone di ritorno, con una squadra giovane che aveva vinto il campionato in B. Avremmo dovuto farlo fin dall'inizio ma così non è stato".
Sul suo futuro Castori ancora non si sbilancia. "Ne dobbiamo ancora parlare. Mi auguravo la salvezza, ma dopo l'insieme degli ultimi risultati Il Carpi esce a testa alta. E' una squadra pulita; siamo un esempio che nel calcio italiano è raro. Voglio uscire da questa situazione con l'onore delle armi".
Chi spera invece in una sua riconferma sulla panchina è il tecnico dell'Udinese Luigi De Canio: "Dobbiamo ancora incontrarci con la proprietà. Io ho delle sensazioni positive. Con la proprietà ci eravamo ripromessi di riparlarne a fine anno. Non meno di una settimana fa, Gino Pozzo si espresse positivamente sul mio lavoro. La stessa cosa ha fatto il presidente. Come ho detto ieri sono soddisfatto di quello che ho fatto. La proprietà mi ha sempre detto che non aveva impegni con altri allenatori e che avrebbe valutato il mio operato. Ne discuteremo. Sono fiducioso".
In chiusura dedica anche un pensiero a Di Natale. "Mi dispiace che ci siano stati degli equivoci iniziali fra di noi, ma la cosa si è chiarita subito. Mi dispiace non averlo avuto a mia disposizione qualche anno fa. E' un ragazzo d'oro e un talento straordinario. Un bravissimo e dolcissimo ragazzo. Spero che continui ancora. Anche venerdì in allenamento ha dimostrato che il talento è ancora intatto e puro. Per questi giocatori l'età non dovrebbe passare mai. Ma un identico e ideale abbraccio lo voglio dedicare anche a Domizzi e Pasquale perché hanno dato un contributo importante nello spogliatoio - ha concluso - e in campo quando sono stati chiamati".
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