NAPOLI. Finisce la partita e l'inno della Champions League risuona al San Paolo, accompagnato dal boato finale dei tifosi azzurri. È un tuono, un rimbombo spaventoso che i sostenitori azzurri avevano tenuto pronto in gola per tanto tempo, con il fiato sospeso nelle ultime settimane, dopo che l'incredibile rimonta della Roma aveva messo in forse il secondo posto in classifica. Il Napoli, invece, batte 4-0 il Frosinone e conclude il torneo alle spalle della Juventus: la partecipazione ai gironi della più importante competizione continentale, senza dover passare per la tagliola del turno preliminare di agosto, è garantita.
Ma c'è di più. Gonzalo Higuain mette a segno una tripletta, si porta a 36 gol nella classifica dei cannonieri e batte il record dello svedese del Milan Gunnar Nordahl che concluse la stagione 1949-50 con 35 centri. L'impresa del Pipita ha qualcosa di epico ed è possibile che dovranno passare molti anni perchè venga cancellata dagli almanacchi del calcio. Le forze in campo, la determinazione e la fame di vittoria tra le due squadre sono completamente diverse. A questi oggettivi vantaggi per il Napoli si aggiunge anche, dopo appena 13' minuti di gioco, lo sconsiderato gesto di Gori che scaglia il pallone in faccia ad Insigne, che era a terra dopo aver subito un fallo, e si fa espellere da Celi.
Giocare con un uomo in più, in realtà, sotto l'aspetto tattico non agevola gli azzurri perchè il Frosinone, che fino a quel momento aveva tenuto un atteggiamento disinvolto e quasi disincantato, inevitabilmente si ritrae nella propria metà campo ed erige una barriera fitta difficilissima da superare davanti alla porta di Zappino. La ricerca del gol - con la Roma in vantaggio a San Siro e dunque virtualmente qualificata in Champions League - dura in pratica tutto il primo tempo. Al 43' ci pensa Marek Hamsik che mette a segno il gol numero 81 in serie A con la maglia azzurra ed uguaglia Diego Maradona al secondo posto della classifica dei marcatori di tutti i tempi (al primo posto c'è Vojak con 102 gol).
Nel secondo tempo si scatena Higuain ed in venti minuti confeziona il capolavoro della sua carriera. Il Pipita realizza una tripletta e mette il suo sigillo sul campionato e sulla storia del calcio italiano. Da momento dell'ultima realizzazione dell'argentino e fino alla fine la partita resta come sospesa, in attesa che arrivi il momento della festa. Quando l'arbitro Celi fischia la fine, parte l'inno della Champions. Poi la squadra va a salutare i tifosi sotto tutti i settori mentre la gente canta a squarciagola 'Un giorno all'Improvvisò che è diventato ormai l'inno della stagione.
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