ROMA. La Mercedes ancora e sempre più padrona della Formula 1, mentre la Ferrari si ritrova dietro pure alle Red Bull. Dovevano essere le qualifiche del riscatto per le Rosse nel Gran Premio di Spagna e, invece, il sabato vissuto dagli uomini di Maranello a Montmelò, con oltre un secondo di distacco dalle Stelle d'argento, rischia di trasformarsi nell'inizio di un incubo se domani in gara Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen non riusciranno a risollevare le sorti del Cavallino Rampante (solo quinto con 'Iceman' e sesto con 'Super Seb'). A brillare di più rispetto agli ultimi tempi è stata la stella del campione del mondo Lewis Hamilton, autore di una pole position di forza, ai danni del leader del Mondiale e compagno-rivale Nico Rosberg. Seconda forza sul circuito spagnolo si è ritrovata la Red Bull, con Daniel Ricciardo più bravo solo all'ultimo (in Q3) del debuttante e davvero sorprendente Mark Verstappen chiamato nella scuderia da bere al posto del russo Kvyat. Nonostante i buoni segnali lasciati nelle libere, le Ferrari sono sembrate irriconoscibili in qualifica non riuscendo a migliorarsi neanche in presenza di alte temperature, di solito più congeniali alle caratteristiche delle Rosse. E così l'implacabile verdetto del cronometro ha frantumato di colpo ogni speranza dei cuori ferraristi di vedere Vettel e Raikkonen più vicini alle Mercedes per poter sperare almeno in una lotta alla pari. «Al momento è difficile dire cosa è successo - ammette uno sconsolato Vettel poco dopo le qualifiche sul circuito spagnolo a 30 minuti di auto da Barcellona - siamo stati colti di sorpresa. Non c'era il ritmo e non è arrivato il tempo - ha aggiunto il pilota tedesco -. Non mi stupisce la Red Bull, è che noi siamo stati troppo deboli. La macchina è più veloce rispetto alla posizione che abbiamo e spero di dimostralo domani». Per l'altro ferrarista Raikkonen, 'è stata una combinazione di fattori: meteo, circuito gomme e auto. Non è semplice azzeccare tutto e non è la posizione che vogliamo di certo. Abbiamo faticato molto nell'ultimo settore e fatto del nostro meglio e non è quello che vorremmo. È difficile azzeccare un giro giusto facendo comportare la macchina come vogliamo». Sorrisi grandi in Red Bull e per Hamilton, apparso di nuovo ai suoi livelli e capace di reagire dopo l'errore commesso nel primo giro in Q3. «Sono molto contento d'aver raggiunto il passo di Nico, con questa sono tre pole su tre qualifiche perchè nelle altre non ero riuscito a competere. Devo ringraziare i miei meccanici per il gran lavoro fatto sulla mia vettura». Da parte sua Rosberg, un pò deluso, spera di rifarsi nel Gran Premio: «Lewis - ammette il pilota tedesco a punteggio pieno nella classifica del Mondiale piloti con cento punti in quattro gare - è stato più bravo di me, ma la gara è domani. Cercherò di cogliere le opportunità che avrò». Ma stupire di più di tutti è stato di sicuro il 18enne olandese Verstappen sempre davanti al compagno Ricciardo fatta eccezione per l'ultimo giro delle qualifiche. Il giovanissimo figlio d'arte è stato a lungo in seconda posizione nella Q3 facendo sperare in un exploit ben più eclatante del quarto posto conquistato: «è stata una buona qualifica, mi sono divertito molto. È una bella sensazione guidare la Red Bull - racconta Verstappen - va molto forte. Pensavo la Ferrari fosse più forte di noi e tenerla dietro è un bene per noi, sono felice».