CAGLIARI. Un altro buon motivo per ricordarsi del Bari come squadra 'portafortunà: 46 anni fa la matematica certezza dello scudetto all'Amsicora con i pugliesi, oggi la promozione in Serie A con due giornate di anticipo. Per il Cagliari è la sesta scalata alla massima serie dopo quelle del 1963-64 con 'Sandokan' Silvestri in panchina, del 78-79 con Tiddia, dell'89-90 con Ranieri, del 97-98 con Ventura e del 2003-2004 con Reja. Un ritorno veloce tra i big del calcio italiano: il purgatorio, in effetti, dopo la retrocessione dello scorso campionato, è durato soltanto una stagione.
Ed è la prima soddisfazione per la nuova gestione di Tommaso Giulini dopo il passaggio di consegne con il predecessore Massimo Cellino di due estati fa. Dopo la delusione della retrocessione il presidente ha costruito una squadra per risalire in serie A. E il salto di categoria è stato da subito l'obiettivo dichiarato della squadra affidata a Massimo Rastelli. Un organico costruito con una due giocatori per ruolo all'altezza della B. E la gestione di giocatori che non amano partire dalla panchina è stata una dei punti di forza del mister che l'anno prima aveva sfiorato il miracolo con l'Avellino.
La partenza ha confermato i pronostici della vigilia: Cagliari sempre primo o secondo in un continuo testa a testa con la sorpresa Crotone. Nessuna superstar: capocannoniere della squadra Farias con 14 reti, ma quasi tutti gli altri sono andati a segno portando il bottino di reti a oltre settanta. Tante soddisfazioni, ma in mezzo due brutti momenti: l'infortunio di Dessena prima e quello di Melchiorri dopo.
La squadra ha virtualmente conquistato la promozione dopo la vittoria interna alla sesta giornata con il Pescara con quindici punti di vantaggio sulle terze. Da quel momento in poi è cominciato il periodo no, con tre sconfitte consecutive in casa: al Sant'Elia in precedenza il Cagliari aveva sempre preso i tre punti, ad eccezione della gara con il Como finita in parità. Vantaggio comunque troppo ampio per poter essere ripresi. E il Cagliari è arrivato alla meta. Stanco, ma felice: sabato scorso ha fallito il match point con il Livorno. Ma oggi no: con una grande prestazione, tre gol in casa del Bari, tre punti e festa per la serie A.
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