MILANO. Il Napoli dice addio al sogno scudetto: le ultime speranze di continuare a lottare per il titolo si spengono sul terreno di San Siro dove per 2-0 trionfa l'Inter, tornata improvvisamente quella cattiva e vincente del girone di andata. Si infuria De Laurentiis per il gol di Icardi in fuorigioco di pochi centimetri. Pesa l'assenza di Higuain, condottiero e leader della squadra di Sarri, confusa e disordinata. Fallisce Insigne sotto lo sguardo severo di Antonio Conte. Ringrazia la Juventus che puo' continuare la propria cavalcata solitaria verso lo scudetto: se dovesse vincere contro il Palermo allungherebbe di ben nove punti sul Napoli che rischia anche di farsi incalzare dalla Roma. L'Inter conferma di avere una buona dose di follia nel proprio codice genetico: distratta e fiacca con le 'piccole', si esalta con le squadre blasonate. Mancini dovrebbe mangiarsi le mani: avrebbe potuto facilmente centrare il terzo posto, ora l'Inter - a tre punti dalla Roma - dovra' soffrire fino alla fine coltivando le ultime chance per guadagnarsi la Champions. In tribuna siede Thohir, i cui piani restano imperscrutabili e oscuri: in tanti sembrano convinti della sua volonta' di cedere il club anche se la societa' continua ad assicurare tutti del contrario. Non c'e' Moratti, l'uomo che potrebbe vivere due volte almeno come presidente dell'Inter. Soltanto voci alle quali la squadra risponde con una grande prestazione. Mancini stringe la mano a Sarri e vive una serata magica in cui non sbaglia niente, esclude Palacio e sceglie Jovetic. Soprattutto punta su Icardi, bomber di razza che salva la sua squadra: 15 gol per lui, capace di sacrificarsi, segnare e pennellare assist per i compagni. E a Icardi bastano solo quattro minuti per sbloccare la partita: dalla trequarti nerazzurra lancio lungo di Medel, raccoglie l'argentino che, in fuorigioco di un soffio, batte Reina con un pallonetto perfettamente calibrato. Sulla posizione dell'attaccante nerazzurro, Rocchi viene tradito dall'assistente. Il Napoli è sotto chock ma reagisce con prontezza e all'8' ci prova con Strinic che crossa per Gabbiadini ma è bravo Miranda ad anticipare. L'Inter controlla con freddezza, argina le folate partenopee grazie alla difesa che sembra aver ritrovato lo smalto del girone d'andata. Il Napoli è arrembante ma impreciso. Al 23' Hamsik tira da fuori area, Handanovic para senza trattenere. Ci riprova Allan alla mezz'ora, anche questa volta il portiere nerazzurro è attento e devia sopra la traversa. L'Inter è ordinata, fa densità a centrocampo e punta tutto sulle ripartenze. Va vicina al raddoppio con Jovetic, servito da Icardi da fondo campo, ma il suo tiro debole è facile preda di Reina. Un minuto più tardi è Perisic a sciupare una grande occasione mandando di poco a lato di testa il cross di Brozovic. San Siro si dispera ma il 2-0 è nell'aria e arriva al 44': lancio di Jovetic per Icardi, palla a Brozovic che batte Reina. Nella ripresa Sarri prova a cambiare: sostituisce un inconcludente Insigne - che non la prende bene - per Mertens, e Strinic per Ghoulam. Ma il Napoli non riesce a ribaltare la partita. All'8' Callejon prova la conclusione al volo ma non inquadra la porta. L'Inter è vivace e spavalda, da calcio d'angolo Murillo cerca il gol di testa ma non è fortunato. Al 13' Hamsik tenta il tiro, alto sopra la traversa. La squadra di Sarri è in affanno, lo si intuisce anche dalla sorprendente leggerezza del suo capitano Reina: al 15' anticipa in uscita Icardi poi calcia inspiegabilmente ad un passo dall'attaccante nerazzurro che serve Jovetic. Il montenegrino calcia in porta e Albiol salva di testa. Al 20' Handanovic anticipa in tuffo Callejon ed è l'ultimo spavento per San Siro. Mancini sostituisce un applauditissimo Jovetic con Melo e la partita scivola via senza sussulti. Allo scadere il tecnico concede la passerella a Icardi che viene salutato dai 60 mila del Meazza con una standing ovation. Unico neo della serata gli ululati razzisti contro Koulibaly e i soliti cori contro i napoletani. Roberto Mancini non si esalta: "Champions? Il rimpianto se ce l'avremo sarà alla fine. Abbiamo poche possibilità ma manca un mese e faremo il massimo. Non so se è stata la migliore Inter della stagione ma sicuramente è stata un'ottima partita".