ROMA. Sui pali della porta del Bologna, ben tre colpiti tutti da Salah, si sono forse infrante le speranze di secondo posto della Roma di Spalletti. L'1-1 nel posticipo della 32/a giornata lascia i giallorossi a -6 dal Napoli, così come 6 restano i punti di vantaggio sull'Inter, quarta. Un limbo che la Roma di questa sera si è meritata, un po' per sfortuna, ma anche molto per una incapacità di tradurre in gol la marea di azioni costruite. Nemmeno l'ingresso di Totti a inizio ripresa, che pure ha aiutato riequilibrare il risultato, e tantomeno quello successivo di Dzeko, hanno cambiato tale stato di cose. Spalletti temeva un calo di tensione, che magari non c'è stato, ma l'attacco più forte del campionato ha fatto cilecca contro una squadra che veniva da tre sconfitte consecutive. Onore a Donadoni, che dopo la Juve ha frenato anche la Roma, nonostante le mille assenze, e che sta portando il Bologna ad una tranquilla salvezza. Spalletti doveva solo rimpiazzare la pur non indolore assenza di Nainggolan, fermo per squalifica, e ha scelto di chiamare al suo posto Iago Falque, inserendo poi De Rossi, al rientro da titolare dopo quasi due mesi, per Keita. Linea degli avanti confermata, con Salah, El Shaarawy e Perotti 'falso nueve', e nuova bocciatura per Dzeko, rimasto in panchina insieme con capitan Totti. Donadoni, privo per squalifica (Giaccherini) e infortunio (tra gli altri Destro) di una decina di pedine importanti, ha optato per un prudente 4-5-1, con il solo Floccari davanti come guastatore. La doppia cerniera rossoblù ha reso complicate le trame offensive della Roma, che però presto ha trovato una chiave con le folate sulla sinistra di Perotti, Digne ed ElSha. Tale lavoro ha messo Salah nelle condizioni di colpire al 15' ma sul suo colpo di testa Mirante ha salvato, aiutato dal palo, e sulla ribattuta il Faraone ha segnato ma in netto fuorigioco. Poco dopo lo stesso Salah, lanciato da Perotti è scattato tutto solo ma il portiere si è ancora superato, deviando la palla ancora sul palo. A quel punto, inatteso, è giunto il gol del Bologna - che comunque non aveva mai rinunciato a proporsi in avanti - frutto al 25' di un bel colpo di testa di Rossettini in tuffo su punizione di Rizzo. Dito puntato su Ruediger, poco efficiente nel trattenere l'affondo del bolognese, ma se la Roma ha chiuso poi il primo tempo in svantaggio la colpa è soprattutto di una eccessiva leziosità e dei troppi errori al limite dell'area a sprecare il gran lavoro preparatorio. Nella ripresa, Spalletti ha inserito Totti al posto di Iago Falque, deludente, e la Roma si è buttata in avanti ma ancora una volta Salah si è visto negare il gol dal palo, quasi un record. Il suo momento è venuto però poco dopo, al 5', quando Totti, cui De Rossi ha ceduto la fascia, lo ha lanciato in verticale tutto solo davanti a Mirante, che stavolta non ha potuto fare nulla. Il pareggio ha messo le ali a giallorossi, anche galvanizzati dalle giocate da applausi del capitano, ma pian pian la spinta si è affievolita e nemmeno l'ingresso di Dzeko a 20' dalla fine ha potuto cambiare le cose, mentre il Bologna ha tenuto sempre la trincea con lucidità, cercando di fare male in contropiede. Un punto meritato, per i rossoblù, e un'occasione sprecata per la squadra di Spalletti.