MILANO. La Juventus è ormai a un passo dallo scudetto, il Milan con orgoglio le tiene testa ma è costretto a soccombere. I bianconeri vincono a San Siro in rimonta grazie a un gol di Pogba in una partita tesa e tutto sommato equilibrata almeno per 60 minuti.
I rossoneri passano in vantaggio con Alex, colpiscono due legni, ci mettono cuore ma alla lunga cedono il passo a una squadra destinata a vincere. Una Juve non irresistibile trova il pari con Mandzukic, vince per 2-1 e stacca il Napoli di nove punti. Balotelli parte male e poi gioca bene ma un grande Buffon gli nega la gioia del gol. Per lui qualche fischio del tutto immeritato.
Il Milan non fa 'schifo' ma il divorzio a fine stagione tra Mihajlovic e il club sembra ineluttabile. Il tecnico è orgoglioso della sua squadra che ha lottato senza paura. I rossoneri resistono per un tempo e mezzo, poi subiscono il contraccolpo del vantaggio della Juventus.
Un peccato perché San Siro è gremito anche per ricordare la scomparsa di Cesare Maldini. Berlusconi non c'è, presente Barbara in tribuna con Galliani e tutto lo stato maggiore della Juventus. Poco prima del fischio d'inizio un enorme striscione saluta Cesare, mentre sul maxi schermo scorrono le immagini della sua carriera.
Al termine lo stadio si scioglie in un lunghissimo applauso, in tanti hanno gli occhi lucidi, fortissima la commozione. Il Milan non vuole sfigurare. Balotelli ispirato e concreto al 14' impegna Buffon: tiro potente su punizione, il portiere compie il miracolo e respinge sulla linea, sulla ribattuta si avventa Abate che colpisce il palo. E' il preludio al gol che arriva quattro minuti più tardi: Balotelli da calcio d'angolo disegna una traiettoria perfetta e trovare Alex lasciato solo in area da Rugani. Il difensore rossonero colpisce di testa indisturbato e sblocca la partita.
Ma la Juventus, ferita, rialza subito la testa e, dopo un inizio sottotono, sale in cattedra. Ci prova prima Marchisio a riacciuffare il pari con un gran tiro dalla distanza ma Donnarumma con un colpo di reni devia sopra la traversa. E' la risposta del portiere rossonero a quello bianconero. Una sfida nella sfida tra presente e futuro. Da una parte un uomo che ha scritto la storia del calcio italiano, dall'altra un giovane che ne scriverà nuove pagine. Ed è proprio Buffon a propiziare il pari: l'estremo difensore bianconero da metà campo l'ancia Morata, lo spagnolo, sfruttando un errore di Romagnoli, serve Mandzukic che segna con un diagonale destro.
Il Milan nella ripresa, come nel primo tempo, scende in campo agguerrito. Al 6' ha l'occasione per il vantaggio: tiro di Bacca, respinto da un immenso Buffon, tap-in di Balotelli che si infrange sulla traversa ma la palla resta lì. L'attaccante ribadisce in rete ma lo fa di mano e viene ammonito. Dopo due minuti ci riprova ancora Balotelli con un gran tiro a giro che finisce di poco alto. I rossoneri pressano e vogliono la vittoria ma al 15' ecco il primo brivido: Pogba su punizione colpisce il palo.
Dopo quattro minuti però può esultare: al 19' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con una leggera spinta si libera della marcatura di Abate e segna di rimbalzo. Il Milan protesta ma è gioia Juve e festa grande del numero 10 che abbraccia la maglia. Al 22' esce un deludente Morata, infortunato. Momento di confusione proprio sui cambi, complice un misunderstanding tra Montolivo e la panchina rossonera.
Il capitano chiede un cambio, Mihajlovic pensa che voglia uscire e sta per inserire Locatelli. Montolivo spiega a gesti che deve essere sostituito Balotelli non al meglio. Tutto si chiarisce e qualche minuto dopo Boateng rileva l'attaccante piuttosto acciaccato. La partita non regala più emozioni. Il Milan si spegne, la Juve controlla. Ultimo brivido nel recupero: Boateng calcia dalla distanza senza fortuna.
Il Milan gioca da squadra, con intensità e agonismo: Mihajlovic è amareggiato, forse il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Restano i segnali positivi in vista della finale di Coppa Italia. "Dovevamo fare la nostra partita - dice al termine della partita - e i ragazzi sono stati bravi. Mi fa arrabbiare il risultato ma non la prestazione, ci dà fiducia per la finale di Roma". Galliani lascia gli spalti pochi minuti prima della fine, parla con Mihajlovic e c'è anche Allegri. "Anche Massimiliano - rivela il tecnico rossonero - ha detto che il pari sarebbe stato più giusto".
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