Mercoledì 18 Dicembre 2024

Austin, Marquez re in Texas ma Rossi vuole fare il colpaccio

AUSTIN. La scoperta dell'America di Marc  Marquez risale al 2013. Da allora ne è padrone incontrastato.  Sulla pista nei pressi di Austin, dove domenica si corre la  terza gara del Motomondiale, il campione spagnolo medita  l'allungo in testa alla classifica della classe regina.     Missione tutt'altro che impossibile. Da quando si corre il  Grand Prix of The Americas è lui l'asso piglia tutto: tre pole,  altrettante vittorie, record del circuito (2'03.575) e giro più  veloce in gara (2'02.135). Un bel biglietto da visita per  ribadire a Valentino Rossi e Dani Pedrosa, gli inseguitori più  vicini, che in Texas sono nel suo regno. Rossi - terzo nel 2015, suo miglior risultato ad Austin -  arriva negli Usa staccato di 8 punti. Il secondo posto a Termas  de Rio Hondo gliene ha fruttati 20, preziosissimi. Sembravano  irraggiungibili a due curve dal traguardo, cortese 'regalò  dell'eliminazione autoinflitta da Iannone a se stesso ed a  Dovizioso, suo compagno nel Ducati Team. Il prossimo  «storicamente è un circuito molto difficile per me e la Yamaha -  ha ricordato Rossi - ma nel 2015 sono riuscito a salire sul  podio e ci proverò anche stavolta».     Della doppia caduta Ducati ha beneficiato anche Pedrosa,  terzo sul podio con l'altra Honda ufficiale. Chi vuole  dimenticare in fretta la trasferta Argentina a Jorge Lorenzo,  coinquilino nel box Yamaha con Rossi. Il campione del mondo,  partito dalla prima fila, è stato poi risucchiato nel centro del  gruppo e, nel tentativo di recuperare, è caduto. Lorenzo è  quarto in classifica generale con 25 punti a 16 da Marquez. «Riscatto» è anche la parole d'ordine in casa Ducati, dopo  aver gettato via un doppio podio. «Mi dispiace ancora molto per  quello che è successo a Termas - confessa Andrea Iannone, reo si  aver falciato 'Dovì - Adesso dobbiamo concentrarci sulla  prossima gara. Austin è una gran bella pista, mi piace molto il  tracciato, e l'atmosfera texana è sempre affascinante». «So che  siamo competitivi e mi sento pronto per giocarmela anche su  questa bellissima pista - promette Andrea Dovizioso - che ha    caratteristiche molto diverse dalle due precedenti. Nel 2014 e  nel 2015 sono riuscito ad ottenere il podio».

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