AUSTIN. La scoperta dell'America di Marc Marquez risale al 2013. Da allora ne è padrone incontrastato. Sulla pista nei pressi di Austin, dove domenica si corre la terza gara del Motomondiale, il campione spagnolo medita l'allungo in testa alla classifica della classe regina. Missione tutt'altro che impossibile. Da quando si corre il Grand Prix of The Americas è lui l'asso piglia tutto: tre pole, altrettante vittorie, record del circuito (2'03.575) e giro più veloce in gara (2'02.135). Un bel biglietto da visita per ribadire a Valentino Rossi e Dani Pedrosa, gli inseguitori più vicini, che in Texas sono nel suo regno.
Rossi - terzo nel 2015, suo miglior risultato ad Austin - arriva negli Usa staccato di 8 punti. Il secondo posto a Termas de Rio Hondo gliene ha fruttati 20, preziosissimi. Sembravano irraggiungibili a due curve dal traguardo, cortese 'regalò dell'eliminazione autoinflitta da Iannone a se stesso ed a Dovizioso, suo compagno nel Ducati Team. Il prossimo «storicamente è un circuito molto difficile per me e la Yamaha - ha ricordato Rossi - ma nel 2015 sono riuscito a salire sul podio e ci proverò anche stavolta». Della doppia caduta Ducati ha beneficiato anche Pedrosa, terzo sul podio con l'altra Honda ufficiale. Chi vuole dimenticare in fretta la trasferta Argentina a Jorge Lorenzo, coinquilino nel box Yamaha con Rossi. Il campione del mondo, partito dalla prima fila, è stato poi risucchiato nel centro del gruppo e, nel tentativo di recuperare, è caduto. Lorenzo è quarto in classifica generale con 25 punti a 16 da Marquez.
«Riscatto» è anche la parole d'ordine in casa Ducati, dopo aver gettato via un doppio podio. «Mi dispiace ancora molto per quello che è successo a Termas - confessa Andrea Iannone, reo si aver falciato 'Dovì - Adesso dobbiamo concentrarci sulla prossima gara. Austin è una gran bella pista, mi piace molto il tracciato, e l'atmosfera texana è sempre affascinante». «So che siamo competitivi e mi sento pronto per giocarmela anche su questa bellissima pista - promette Andrea Dovizioso - che ha caratteristiche molto diverse dalle due precedenti. Nel 2014 e nel 2015 sono riuscito ad ottenere il podio».
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