Domenica 17 Novembre 2024

Buona Italia mette alle corde la Spagna
Ma la vittoria non arriva: solo 1-1

UDINE. Un'Italia versione Euro 2016 brilla e spreca. Con la Spagna che di grande stavolta ha solo il nome dimostra di essere squadra, gioca, mette sotto l'avversario e quando arriva al gol con una splendida azione chiusa da Insigne, subito rovina tutto con un calo di tensione difensivo supportato da un fuorigioco non visto. Finisce 1-1, prosegue il tabù vittoria con gli spagnoli, ma la prestazione di questa sera conforta Conte e la nazionale sotto tanti punti di vista. Se la serata del Friuli e' tutta vera, la distanza da una delle favorite al prossimo torneo di Francia, nonche' rivale principale nelle qualificazioni Mondiali, non e' cosi' ampia. Anzi. Sotto il segno più, la personalita', la capacità di proporre una nuova veste tattica, la brillantezza di Insigne e il buon impatto dell'esordiente Bernardeschi; sotto quello meno un'altra disattenzione difensiva, pagata molto cara. Ma se Conte voleva una squadra, stasera l'ha trovata. Martedi' a Monaco contro la Germania campione del mondo la possibile controprova. Tutto attorno a Italia-Spagna e' dolore: le due squadre con i 25.000 del Friuli si fermano 1' per ricordare le ragazze dell'Erasmus morte in Catalogna in un incidente stradale e le vittime degli attentati di Bruxelles; il calcio nell'animo porta anche il lutto per l'addio a Cruijff. Ma giocare si deve, e' la parola d'ordine non solo dell'Uefa. L'Italia presenta per la prima volta l'annunciato 3-4-3 e si schiera molto compatta davanti alla linea difensiva Darmian-Bonucci-Astori per interrompere le linee di passaggio del tiki taka spagnolo. Morata prova a mettere in crisi sulla sinistra Darmian nel ruolo di marcatore, il terzino azzurro via via gli prende le misure. Quel che non riesce ad Azpilicueta con Candreva, il più pericoloso del tridente anche perche' Eder è smarrito. Sono i cambi rapidi cambi di gioco a mettere in crisi la Spagna. Al 6' dal cross del laziale nasce il primo pericolo azzurro, bravo Sergio Ramos che rischia l'autogol pur di anticipare Pellè in angolo. Dieci minuti dopo ecco ancora Candreva, il destro da 30 metri è deviato in angolo da De Gea, alla fine il migliore in campo. Passano sessanta secondi e sempre lui, l'azzurro della Lazio, mette bene al centro da destra per Pellè, un po' in ritardo sul secondo palo. Il ritmo non e' altissimo, merito del pressing azzurro e demerito del centrocampo spagnolo, in cui si tiene a galla solo Thiago Alcantara. L'occasione più nitida arriva per l'Italia, al 23': sponda di petto di Pellè, Florenzi lanciato in area non tira e non crossa, il suo pallone debole e centrale è tra le braccia del portiere. Ci va vicino anche Giaccherini, con una girata al volo al 25' ma la schiena di Mata devia in corner. La squadra di Del Bosque, a metà primo tempo travolto dal guardalinee e rialzatosi col sorriso, e' pericoloso solo sugli errori azzurri: al 38' la prima azione lineare arriva da un passaggio sbagliato di Eder , Thiago Alcantara per Morata che lancia in area Aduriz, fermato dall'uscita di Buffon e dall'off side. Nella ripresa Del Bosque prova a cambiare le cose, con Nacho e Koke al posto di Sergio Ramos e di un inconsistente Mata. Anche Conte ha gia' in mente la sostituzione, Insigne per Eder: arriva al 6', un attimo dopo che il brasiliano lanciato a rete si e' fatto recuperare da Pique' sprecando un'occasione ghiotta. Insigne impiega davvero poco a dimostrare il miglior stato di forma: sul passaggio di Giaccherini da posizione centrale scarta e tira di destro, De Gea compie la parata più difficile, prima di essere salvato sul calcio d'angolo dalla schiacciata di testa di Bonucci di poco fuori. E' il quarto d'ora della ripresa, entrano anche Zaza e l'esordiente Bernardeschi per Pellè ed Eder. Conte chiede di alzare il ritmo e gli azzurri lo fanno, e' di nuovo Florenzi a sfiorare il gol al 18' su apertura ancora di Bernardeschi: il suo destro incrociato stavolta e' potente ma trova la reattività di De Gea. Tra 23' e 25' le due fiammate del gol. Quella azzurra e' un'azione veloce, tutta di prima, questa si davvero alla spagnola: Insigne chiude a rete. La seconda, spagnola, una saga degli errori, dalla difesa azzurra alla mancata trattenuta di Buffon, compreso l'errore del guardalinee che non vede il fuorigioco di Morata. A conti fatti, Aduriz firma l'1-1 sull'unico tiro in porta spagnolo. Insigne su punizione sfiora il palo, poi alla mezzora inventa un pallonetto delizioso su cui De Gea salva. Vicina al gol va ancora solo l'Italia, prima con Antonelli e Zaza nel finale. La vittoria meritata proprio non arriva, le risposte cercate da Conte si'.

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