PALERMO. Tempo permettendo, Lampedusa e Ustica si incontreranno domenica all'ora di pranzo nel derby delle isole per il campionato dilettantistico di calcio della Terza categoria. "Pur di correre dietro a un pallone - scrive il sito Siciliaingol che racconta storia e passione delle due squadre - affrontano settimanalmente grandi sacrifici, sobbarcandosi ingenti costi per affrontare le trasferte".
Tempo permettendo: "Vento e marosi rischiano di non far salpare l'aliscafo", dice il presidente dell'Ustica Filippo Vena. Lampedusa e Ustica sono le isole più a nord e più a sud della Sicilia e si affronteranno per la seconda volta. Il precedente risale a due stagioni fa: il match, giocato ad Ustica, finì 2-2. Il ritorno, che l'allora presidente della federazione palermitana Stefano Saitta voleva far disputare alla Favorita, non fu mai giocato perché il Lampedusa (altra società rispetto a quella attuale) si ritirò anzitempo dal campionato.
"Ogni trasferta - dice Sebastiano Pavia, vicepresidente del Gsd Lampedusa - ci costa 2.300 euro. Cifra esorbitante perché siamo costretti a muoverci in aereo fino a Palermo. Per una squadra di Terza categoria come noi non è facile portare a termine un campionato. I disagi dell'insularità sono tanti. Ecco perché chiediamo agli amici di Ustica di fare fronte comune sensibilizzando la Lega nazionale dilettanti e le istituzioni siciliane affinché ci diano un supporto economico".
Appello raccolto dal presidente dell'Ustica che fa i conti della trasferta a Lampedusa: 140 euro a testa per 17 persone (2.380 euro), contro i 400 euro complessivi delle altre trasferte. Domenica la squadra non farà in tempo a prendere l'ultimo aliscafo da Palermo per Ustica e ognuno proverà a passare la notte da qualche amico o parente nel capoluogo siciliano.
La partita sarà dedicata ai migranti. Il Lampedusa è ultimo in classifica; l'Ustica al settimo posto. Ma deve recuperare 6 partite in 17 giorni. Un bel po' di arretrati creati dal meteo.
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