ROMA. Una Juve chirurgica risponde agli squilli di Napoli e Roma, vince a Bergamo senza strafare, mantenendo però un controllo totale sulla partita e sulla corsa scudetto. In ombra gli uomini copertina, tocca a un difensore di lungo corso come Barzagli e a un panchinaro utilizzato con il contagocce come Lemina mettere all'angolo l'Atalanta. A 10 giornate dalla fine i bianconeri non patiscono incertezze e neanche il pensiero della Champions sembra togliere energie e concentrazione.
Patisce un ko molto grave invece il Milan che dopo una lunga corsa si ferma in casa del Sassuolo che ora lo bracca in classifica. Il terzo posto a 9 punti sembra ora utopia, ma anche una qualificazione all'Europa League appare complicata. Nelle altre gare tre punti di concreta speranza per il Frosinone che inguaia l'Udinese e bracca a un punto il Palermo che stasera posticipa in casa dell'Inter, mentre si mette in quota sicurezza il Genoa regolando l'Empoli. Pari che non servono tra Bologna e Carpi e tra Torino e Lazio.
Il vantaggio che sblocca l'intricata matassa di Bergamo dà ragione a Sarri sul cannibalismo della Juve. Pogba caparbiamente conquista un angolo su una palla ormai persa. Sulla battuta Deroon tiene in gioco l'incursore Barzagli che trafigge Sportiello e segna il secondo gol della sua carriera, e sempre all'Atalanta. L'Atalanta si scuote e prova a recuperare ma, dopo un'occasione non sfruttata da Toloi, c'è il raddoppio di Lemina con una pregevole azione personale che fissa il risultato.
Si ferma invece la marcia d'avvicinamento all'Europa del Milan dopo nove risultati utili che l'avevano illuso. La coppia Bacca-Balotelli non funziona e Supermario gioca la solita gara apatica fino a essere sostituito a inizio ripresa. I rossoneri si destreggiano bene per 20' senza pungere, poi il Sassuolo comincia a tessere le sue trame geometriche e passa con una 'fucilata' di Duncan su finta di Berardi. Poi padroni di casa prendono fiducia, giocano meglio e raddoppiano con Sansone anche se l'azione nasce da un fallo di Biondini su Bertolacci che non viene sanzionato.
In chiave salvezza fa bingo il Frosinone regolando meritatamente un'Udinese in declino: Ciofani spiana la strada ai ciociari, poi tocca a Blanchard di testa fissare il risultato che proietta i laziali a un punto dal Palermo. La squadra di Stellone è in ottima salute mentre i friulani continuano a deludere e ora cominciano a preoccuparsi. Pareggio sostanzialmente inutile per il Carpi che riesce a tenere testa a un Bologna meno spigliato del solito: occasioni maggiori per i padroni di casa, ma anche gli ospiti tentano il tutto per tutto, senza riuscirci. Ora per il Frosinone pensare alla salvezza non è un sogno ma una possibilità concreta.
Dopo la Samp anche il Genoa conquista tre punti fondamentali per la classifica: primo tempo favorevole ai rossoblù che passano nella ripresa con Rigoni dopo un gol mangiato dall'Empoli, poi molto equilibrio ma Gasperini porta a casa una vittoria che pesa.
Molte recriminazioni per tutti nell'anticipo dell'ora di pranzo: il Torino passa subito con Belotti poi festival degli errori di Immobile che sbaglia un rigore e si mangia varie occasioni. Poi la Lazio colpisce un palo con Parolo, pareggia con Biglia su rigore e Molinaro salva su Keita. Ma è un pari che prolunga il momento negativo di entrambe le squadre.
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