PESARO. Un’ora e trequarti di incontrastato dominio azzurro per mettere la parola fine al confronto e regalare all’Italia i quarti di finale del World Group di Coppa Davis. Andreas Seppi e Simone Bolelli hanno regolato Chiudinelli e Laaksonen con il punteggio di 6-3 6-1 6-2 ed ora aspettano notizie dalla Polonia, dove l’Argentina conduce 2-1 sui padroni di casa. Nel caso in cui dovesse prevalere il team sudamericano, l’Italia avrebbe anche il vantaggio di giocare nuovamente in casa: un motivo in più per sfruttare il buon tabellone a disposizione e credere nella finale.
Il duo nostrano prova a mettere pressione fin da subito, recuperando da 40-0 arrivando alla prima palla break dell’incontro durante il quarto gioco: Chiudinelli la cancella con un ottimo servizio ad uscire e regala un sospiro di sollievo ai pochi ma accesi tifosi svizzeri presenti anche oggi sugli spalti dell’Adriatic Arena. Gli azzurri, comunque, evidenziano il gap tra le due formazioni e concretizzano il vantaggio solo un paio di games più tardi. Il break spiana la strada a Seppi e Bolelli che, salvando anche una pericolosa palla break sul 5-3, portano a casa la prima frazione dopo 35 minuti di partita.
Mentre Fognini - sempre presente a bordo campo con la divisa della Nazionale – regala foto e autografi ai tanti appassionati giunti per assistere all’incontro, sugli spalti si canta: tamburi e maglie azzurre fanno da cornice ad un tifo coinvolgente che gli azzurri in campo, evidentemente, apprezzano. Ancora Chiudinelli, nel terzo gioco, è costretto a ricorrere alla battuta per salvare una palla break, ma serve a poco: una comoda volée affossata da Laaksonen dà seguito ad una bella risposta di Bolelli e manda l’Italia a condurre anche nel secondo. L’impressione è che l’intesa tra i due nostri portacolori sia ottima, a dimostrazione che la recente vittoria di Dubai non gode di alcuna radice casuale. Tra gli applausi di Barazzutti e quelli scroscianti del pubblico pesarese, l’Italia dilaga: altro break a favore e comodo 6-1.
Chiudinelli e Laaksonen interrompono l’emorragia di giochi ad inizio terzo set ma soccombono definitivamente quando un nastro italico rende vincente il rovescio di Bolelli e porta l’Italia sul 4-2. Da lì in poi si intensificano i cori e con essi i sorrisi – finalmente distesi – di tutti i protagonisti di casa. Sul matchpoint, uno smash di Seppi, scatta la festa: tutti in piedi e Italia avanti, lanciata verso un tabellone tutt’altro che proibitivo.
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