LONDRA. Una bocciatura senza appello, dura quanto esplicita: «È la peggior Formula 1 di sempre», parola di Bernie Ecclestone che accusa Mercedes e Ferrari di agire «come un cartello» per i propri interessi. Nel giorno del via dei test a Barcellona, a due mesi dall'inizio del nuovo mondiale, il patron della F1 si scaglia contro la sua stessa creatura con un'intervista choc rilasciata al Daily Mail, nella quale punta il dito anche contro il presidente della Fia, Jean Todt, invitato a «delegare la gestione della Formula 1 ad altri». «Io rappresento un'eccezione perchè non ho bisogno di un lavoro nè di soldi. La maggior parte della gente in F1 pensa solo a se stesso, e nel breve periodo. L'orizzonte sono due o tre gare, e il risultato è che la Formula 1 è peggio di come sia mai stata. Non spenderei mai i miei soldi per andare con la mia famiglia a vedere un Gp». Tante le responsabilità del peggioramento del Circus automobilistico, a cominciare - spiega Ecclestone - dai top team, a cui è stato riconosciuto diritto di veto per bloccare le riforme. «Compongono un cartello e i cartelli sono generalmente illegali. Dunque è in corso qualcosa di illegale ma soprattutto di anti-competitivo». Ecclestone critica anche la gestione troppo politica di Todt, responsabile di scelte che risultano - agli occhi di Big Bernie - dei compromessi al ribasso. «Jean sta facendo un ottimo lavoro per la sicurezza stradale. Sta facendo un grande sforzo, viaggia nel mondo incontrando persone. Ma è diventato un diplomatico. Vuole che tutti siano felici. È un bel modo di pensare, ma non funziona così. Non possono essere tutti felici. Si occupa di Formula 1 perchè fa parte delle sue funzioni, ma dovrebbe lasciare la responsabilità per la Formula 1 a qualcun altro. Ecclestone preferisce non spendere nomi su chi potrebbe sostituire l'ex direttore della Ferrari, ma promette che ne parlerà presto con l'interessato. Così come parla regolarmente con Vladimir Putin, il politico che più ammira. «Mi piace fare business con chi prende le decisioni. Putin dovrebbe guidare l'Europa. Ho già detto che non mi piace troppo la democrazia anche se David Cameron mi piace abbastanza. Ha fatto del suo meglio nel negoziato con Bruxelles, ma io resto convinto che al Regno Unito convenga lasciare l'Europa». L'ultimo capitolo dell'intervista al tabloid inglese è dedicato a Michael Schumacher, che Ecclestone non è mai andato a trovare dal giorno dell'incidente sugli sci a Meribel, in Francia. «Non vado quasi mai ai funerali perchè mi piace ricordare le persone quando sono vive e in salute - ha aggiunto Ecclestone -. Ho sentito opinioni contrastanti sulle condizioni di Michael, ma voglio vederlo solo quando potremo parlare faccia a faccia, e avere una bella discussione».