ROMA. Totti e la Roma potrebbero dirsi addio a fine stagione. A ventilarlo è lo stesso n.10 nella seconda parte dell'intervista a Rai Sport diffusa oggi. «Sono un tipo abbastanza chiuso, ascolto medito e poi al momento giusto se c'è da parlare parlo. Dispiace stare in panchina però è normale a questa età avere meno possibilità di giocare. Finire la carriera in questo modo mi sembra brutto. Io dirigente della Roma? Più in la si, non so cosa potrei fare ma spero di farlo qui, poi però se le due strade non porteranno nella stessa direzione vedremo». «Ho avuto un brutto infortunio ma da un paio di mesi mi sento bene, quindi attualmente sono fuori per scelta tecnica», aggiunge Totti nell'intervista. «Il rapporto freddo con Spalletti? Anche quella è una strada e rispetto la sua scelta», spiega il n.10 giallorosso che poi torna sula frase detta alla giornalista nel post partita di Champions: «Era solo una battuta, ma tanto come faccio qualcosa sbaglio». Dopo questa intervista Totti è stato mandato via dal ritiro della Roma da Spalletti prima della partita col Palermo. «Non c'è da prendere nessuna posizione perchè è successo un fatto che riguarda l'area tecnica». Così il dg della Roma Mauro Baldissoni, a Premium Sport, sulla vicenda Totti. «Oggi il mister ci ha comunicato la sua decisione presa con rammarico, ci ha detto che aveva parlato con Totti. Forse il mister non ha visto la necessaria serenità mentale e a quel punto Francesco era libero di lasciare il ritiro in quanto non convocato. Non è stata una scelta punitiva». «L'allenatore ha valutato quello che poteva essere lo stato mentale del calciatore anche rispetto al gruppo - ha detto Baldissoni nel prepartita di Roma-Palermo -: lui è venuto qui allo stadio, è stato nello spogliatoio con i compagni, non c'è stata nessuna punizione». Io manager ricorda che l'intervista di ieri «doveva riguardare il Mondiale del 2006 a dieci anni dalla vittoria: noi non impediamo di parlare a Francesco, figuriamoci, è il nostro capitano. Sta soffrendo il fatto di essere meno protagonista rispetto al passato, è un momento difficile per lui e lo capiamo: noi come società cercheremo di stargli ancora più vicino. Quello che conta è la Roma, non possiamo perderci dietro problemi individuali, non dobbiamo ricomporre niente: Totti è una parte prestigiosa della nostra storia, lui e la Roma sono due cose inscindibili al di là dei disagi momentanei che comprendiamo». «Il futuro del capitano? Questo è un aspetto quasi secondario - aggiunge Baldissoni - dipende dalle sensazioni e dalla disponibilità del calciatore, dalle valutazioni che farà lo staff tecnico: è un aspetto che abbiamo delegato a Totti stesso e al presidente perchè nessuno meglio di loro può trovare la giusta soluzione. Succederà che prima o poi perderemo il valore tecnico di Francesco, ma non vogliamo perdere il suo valore assoluto, non c'è un grande strappo o un diverbio particolare, c'è solo stata una valutazione del mister sulla serenità mentale di Francesco. Noi a Spalletti abbiamo chiesto di vincere partite e di migliorare la squadra e finora sta raggiungendo questi obiettivi, quindi lasciamo a lui questo tipo di valutazioni».