TORINO. «La differenza l'ha fatta un episodio sfortunato». Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri assolve la prova degli azzurri: «La partita era bloccata - spiega - abbiamo concesso pochissime occasioni, quasi nessuna. Anzi, probabilmente ne abbiamo avuta una più di loro. Una partita in equilibrio persa per un episodio con doppia deviazione, contro una squadra in grande salute. Dovevamo essere più pronti, il segnale della Juventus era di mantenere il risultato, erano appena passati al 4-5-1». Con Bonucci out e il baricentro della Juventus arretrato, il Napoli ha forse osato troppo poco: «Dovevamo essere più sfrontati in certe occasioni - ammette Sarri - creare qualcosa di più: la Juventus ha vinto 15 partite consecutive, il risultato, come è normale che sia, condizionerà il giudizio sulla nostra prestazione. I ragazzi hanno giocato alla pari con una squadra fortissima, in un grande momento, con grande applicazione difensiva. In fase offensiva siamo stati un po' timidi, ma queste partite sono difficili da giocare». Nonostante la sconfitta, il campionato è ancora lungo: «Penso che il nostro obiettivo sia rimanere sereni - aggiunge Sarri - non può essere un tiro deviato a cambiare il giudizio sulla nostra squadra. Non credo che ci saranno ripercussioni, siamo contenti di aver giocato alla pari contro una squadra palesemente di un'altra categoria. Può succedere ancora di tutto e non solo per Juventus e Napoli: il vantaggio sulle terze si è creato in cinque partite e in altrettante può azzerarsi. Il campionato è ancora lungo». Concetto confermato anche da Lorenzo Insigne: «Non è una partita decisiva - spiega l'attaccante partenopeo - ci sono altre 13 partite. Continueremo a dare il massimo per arrivare più in alto possibile».