ROMA. Sono Alessandria-Milan ed Inter-Juventus le semifinali della Coppa Italia 2015-'16. Nel proprio quarto i bianconeri si sono sbarazzati della Lazio (con un gol di Lichtsteiner, al 21' della ripresa, "visto" dall'occhio di falco) alla loro maniera: cinici, concreti, quadrati in ogni reparto. Insomma, la stessa Juve che da 10 turni sa solo vincere in campionato si è confermata nel gelo dell'Olimpico 'affamata' di successi, non importa il nome della competizione che li produce.
Una Lazio volenterosa, ma con limiti oggettivi, ha poco da recriminare o da rimproverarsi. Alla fine di 95 minuti di grande impegno da parte di tutti i protagonisti, i biancocelesti hanno costruito ben poco davanti alla porta avversaria. Neto (alla terza presenza da titolare) scarsamente impegnato nei primi 45', lo è stato ancor meno in seguito. All'attacco della Lazio è mancato soprattutto Klose.
Nonostante lo 0-0, è un primo tempo bello per intensità e velocità. Si picchia il giusto, e (quasi) sempre nei limiti del regolamento. Entrambi i tecnici mostrano di tenere al trofeo, schierando formazioni molto vicine alle migliori. Nella Lazio resta in panchina Parolo tra i titolari del campionato. La Juve davanti fa riposare Dybala e Mandzukic, in porta c'è Neto (alla terza presenza in bianconero). I bianconeri tengono di più l'iniziativa, ma la formazione di Pioli è viva ed attenta, sempre pronta a ripartire, cercando insieme di spegnere sul nascere le folate di Pogba e Zaza (bello il suo duello con Bisevac, alla prima da titolare). Resta più defilato Morata, mentre sull'altro fronte Keita appare più ispirato di Klose.
Il primo tiro in porta è della Juve (4') con Sturaro, centrale. Berisha blocca. La prima vera occasione da gol capita però sui piedi di Keita, lanciato da Biglia (13'), ma il suo destro è alto. Pogba replica di testa, alto anche lui. La segnalazione di un fuorigioco molto dubbio ferma Candreva lanciato a rete. Il francese scalda la serata di Berisha con un bel tiro piazzato, centrale e da una ventina di metri, ben deviato in angolo.
Tanto sacrificio la Lazio lo paga nella ripresa, quando la Juventus comincia guadagnare metri, grazie alla maggiore tecnica dei singoli che sopperisce alla stanchezza del collettivo. Già al 6' Morata avrebbe l'occasione di sbloccare. Ben servito da Zaza, lo spagnolo impegna Berisha che devia di piede. Poi lo stesso Zaza manda sull'esterno della porta. Sarà uno dei numerosi interventi del portiere che terranno a galla i suoi.
Al 21' la rete che deciderà l'incontro. Zaza ha il tempo di piazzare il sinistro a giro, ma centra il palo. La palla arriva a Lichtsteiner che conclude a botta sicura. Berisha riesce a respingere, ma quando la palla ha ormai varcato la linea di porta, come certifica la gol-line tecnology. E' un mazzata per la Lazio. I ragazzi di Pioli perdono la tensione nervosa che li aveva sostenuti fino a quel momento e rischiano il tracollo. Zaza imperversa lanciando Sturaro che manda a lato di poco. Biglia si fa male (sembra un infortunio grave) in un contrasto con Cuadrado ed esce soffrente. Al 46' Berisha salva ancora il 2-0 respingendo su Mandzukic, entrato alla mezzora posto di Morata.
Dopo 5' di recupero (Dybala in campo al 45' riesce a sfiorare il gol) è finita. Juve avanti con merito, Lazio fuori. Per Pioli è il sesto ko consecutivo contro i bianconeri da quando siede su questa panchina.
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