ROMA. "Il tennis dovrebbe fare di più per proteggere soprattutto i giovani dal rischio di scommesse illegali": lo ha detto Andy Murray, il miglior giocatore britannico, commentando le rivelazioni della Bbc sullo scandalo scommesse che riguarda il 'court'. Una presa di posizione che sa di sferzata ai vertici del tennis, e in particolare all'Atp.
"Quando qualcuno si presenta con certe somme di denaro e sei molto giovane - ha detto Murray alla BBC, al termine del suo primo match agli Open di Melbourne - è facile cadere in errore".
Il riferimento alla giovane età è anche rivolto alle rivelazioni di Djokovic, che ieri ha ammesso di essere stato avvicinato nel 2007 a San Pietroburgo per una combine, peraltro respingendo la proposta. "A me non sono mai arrivate - ha aggiunto Murray - Ma in questo campo bisogna essere attivi, non passivi: occorre prevenire, andare a parlare con i giocatori piuttosto che aspettare di leggere cose del genere sui giornali o ascoltarle in Tv o alla radio. Bisogna formare i tennisti da quando hanno 15 anni, e spiegare loro che un passo del genere può far male a tutta la loro carriera, oltre che al nostro sport".
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